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L’invasione dei dehors

ALBA Con tavolini, ombrelloni e tanta musica, sono il simbolo della movida. E stanno aumentando a vista d’occhio con l’arrivo dell’estate, portando in città animazione e uno sguardo cosmopolita. Calati nel contesto urbano in cui sono inseriti, il centinaio di dehors rappresentano il luogo di ritrovo e un’isola capace di immergere i turisti nell’atmosfera albese. Per chi li gestisce sono invece croce e delizia. Delizia perché, nella bella stagione e in quella del tartufo, contribuiscono ad alimentare gli affari; croce perché – specie in taluni casi – costano un patrimonio.
A sollevare il problema è il coordinatore cittadino del partito Fratelli d’Italia, Emanuele Bolla: «Esiste una situazione anomala in materia di occupazione del suolo pubblico che riguarda alcuni esercenti che installano dehors sui parcheggi blu», spiega. «Alcuni di essi si trovano a dover pagare due volte: la Tassa di occupazione di suolo pubblico (Tosap) e, ai sensi di una delibera comunale del 2008, 3,91 euro al giorno per ogni parcheggio occupato. Facendo un calcolo sommario, la seconda componente, per un esercente, può superare i 2.500 euro all’anno».

Numeri alla mano, i parcheggi blu occupati in maniera temporanea da dehors sono 45, 13 dei quali costringono i proprietari al pagamento. Dagli uffici di via Manzoni riferiscono che non tutti pagano l’indennizzo sui parcheggi blu occupati per via della convenzione stipulata tra il 2008 e il 2009 dal Comune con Parcheggi Italia, che escludeva dall’accordo gli stalli allora occupati da dehors. Più della metà di questi proventi finiscono nelle casse di Parcheggi Italia, mentre una cifra intorno al 40 per cento viene incassata dal Comune.

Prosegue Bolla: «I dehors sono un patrimonio cittadino. Alba deve molto agli esercenti che, a proprie spese, abbelliscono e ravvivano le strade e le piazze della città, senza chiedere nulla in cambio e pagando la Tassa di occupazione del suolo pubblico, che nel caso di dehors di grandezza media può arrivare anche a 2.000 euro all’anno. Chiediamo all’Amministrazione di alleggerire gli esercenti colpiti da “doppio carico”, anche perché l’articolo 13 del capitolato speciale approvato nel 2006 prevede che il concessionario dei parcheggi non possa richiedere alcun indennizzo per gli spazi blu occupati dai dehors e perché la delibera di Giunta comunale numero 110 del 2011 prevede l’istituzione di alcuni parcheggi blu a compensazione di quelli occupati all’aperto, per la cui installazione si chiede però uninspiegabile pagamento aggiuntivo».
Il sindaco Maurizio Marello assicura: «La discrepanza è unicamente determinata dalla convenzione stretta con Parcheggi Italia. IlComune non vuole penalizzare nessuno e, nelle prossime settimane, cercherà insieme alla società che gestisce i parcheggi, di trovare una soluzione». Enrico Fonte

Servizio completo sul numero 25 di Gazzetta d’Alba, in edicola da martedì 18 giugno.

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