Coloranti usati per i tappi: attenzione agli additivi!

IN CANTINA Ualtro problema sui tappi usati nelle cantine? Al momento non si ha notizia di presunti danni, bensì di problemi tra i tecnici, richieste di chiarimenti, scambi epistolari. Ma le perplessità in merito a possibili contenziosi esistono. Il problema riguarda i coloranti usati nei trattamenti di superficie del sughero in fase di lavorazione finale in sugherificio. In genere si tratta di composti del titanio.

L’utilizzo risponde a molti scopi: uniformare il colore, dare un “tocco di naturalità”, per rendere il sughero rosa e non biancastro. Il colorante è contenuto in un liquido fornito ai sugherifici da ditte specializzate. Precisiamo subito che i coloranti usati dai sugherifici sono legali e rispondono alle severe norme in fatto di sostanze a contatto con alimenti.

Il problema è un altro: l’additivo del colorante. Infatti, un colorante se non è stabilizzato sul sughero (leggi attaccato) rischia di finire nel vino. Il nostro Moscato diventerebbe rosa! Per stabilizzare il colore i sugherifici usano additivi particolari. Alcuni esempi: gli elastomeri non danno problemi di sorta, altri invece si!

Gli acrilati possono, per complesse reazioni conosciute soltanto dal 2010, creare composti molto adesivi che rendono difficile o impossibile l’estrazione. Ho visto personalmente bottiglie che si aprivano solo con uno sforzo di 110 kg. Uno sforzo impossibile con un normale levatappi, garanzia di arrabbiatura no limits per il più tranquillo dei sommelier.

Il cliente contesta la merce acquistata. Come prevenire? Meglio acquistare tappi trattati unicamente con sanificanti, lubrificanti e inchiostri timbratura e non accettare altri trattamenti. Se proprio si vogliono tappi colorati, richiedere tassativamente al sugherificio: natura del colorante e additivo usato per stabilizzarlo. Chiedere inoltre schede tecniche e di sicurezza dei materiali usati per quanto sopra. La regola è soltanto questa: conoscere a fondo gli additivi utilizzati. Inoltre è sempre opportuno attendere trenta giorni prima di utilizzare i tappi. Il tempo necessario per la caduta dei residui di perossidi, se presenti. Il test al ioduro è utile, ma non sicurissimo.

Soprattutto i tappi potranno essere esaminati da un laboratorio di fiducia per il nullaosta finale. In tal senso Enocontrol, Sinergo, Centro per l’enologia hanno creato al loro interno sezioni specializzate per il sughero che danno le massime garanzie a ogni cantina.

Il costo della verifica è limitato, ma se lo correliamo ai danni possibili a carattere tecnico e di immagine che potrebbe subire il nostro vino, si comprende facilmente come l’opportunità vada presa senz’altro in considerazione.

Lorenzo Tablino

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