Ultime notizie

Due ministri a Pollenzo

ALIMENTAZIONE Saperi tradizionali e moderna ricerca scientifica, un connubio su cui l’Università degli studi di scienze gastronomiche di Pollenzo punta da sempre per la formazione dei suoi studenti provenienti da tutto il mondo, ponendo al centro del suo percorso didattico e scientifico il rapporto tra l’uomo e il cibo in tutti i suoi aspetti.

Coltivare la conoscenza. Nuovi paradigmi oltre la crisi sarà quindi il tema dibattuto mercoledì 17 luglio, alle 11, nella Sala rossa dell’Agenzia di Pollenzo insieme con Maria Chiara Carrozza, ministro dell’istruzione, università e ricerca, e Nunzia De Girolamo, ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. A dibattere con loro dell’importanza dello sviluppo della conoscenza per superare il periodo di recessione che ha caratterizzato gli ultimi anni saranno Piercarlo Grimaldi, rettore dell’Università di scienze gastronomiche, e Carlo Petrini, presidente dell’Università di scienze gastronomiche e fondatore del movimento Slow Food, che da sempre si batte per la salvaguardia dei saperi tradizionali in campo agroalimentare.

gz29_p35_D

«L’incontro della comunità universitaria pollentina con i ministri Maria Grazia Carrozza e Nunzia De Girolamo è di estrema importanza: quelli dell’istruzione e dell’agricoltura sono due ministeri che giocano un ruolo strategico fondamentale per interpretare e fornire sviluppo al presente e al futuro del nostro Paese», sottolinea Carlo Petrini. «Il consapevole incontro tra ricerca d’eccellenza e agricoltura buona, pulita e giusta può offrire solide basi per un nuovo modello di sviluppo per il Paese: un progetto che ha al suo centro il sostenibile benessere dell’umanità».

Per il dibattito non mancheranno poi i temi di attualità, come la necessità di emanare un decreto interministeriale, richiesto da più parti nelle ultime settimane, per bloccare le coltivazioni ogm e salvaguardare la sicurezza delle coltivazioni tradizionali e biologiche e gli elementi di biodiversità che caratterizzano il nostro Paese. Un tema sul quale Nunzia De Girolamo dice: «Confermo la mia battaglia contro gli ogm. L’Italia è conosciuta perché facciamo eccellenza e, se utilizzassimo la coltivazione ogm, che differenza ci sarebbe tra il pomodoro cinese e quello italiano?».

Diego Lanzardo

Banner Gazzetta d'Alba