Pm10 nell’aria: 42 sforamenti

AMBIENTE Sono ben 42 i giorni nei quali la città della Zizzola – nel periodo che va dal 1° gennaio al 16 giugno scorso – ha superato il limite di legge giornaliero (50mcg) di polveri sottili, più note come Pm10. La legge vigente ne prevede solamente 35 nel corso dell’intero anno. Spiega Gianni Rinaudo, ambientalista braidese e curatore del sito www.spiritiliberi.it: «In città, un centro urbano di 4 chilometri quadrati, abitato da 20 mila persone (le altre 10 mila risiedono nelle oltre 8 frazioni, che si estendono su un territorio di circa 50 kmq), abbiamo già respirato aria inquinata da Pm10 oltre il limite di legge per 42 giorni. La centralina dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente), da cui trae i dati il sistema regionale di monitoraggio, è posizionata lungo il viale Madonna dei fiori e non più in via Piumati. In gran parte delle vie del centro urbano, con un elevato traffico, esistono case e palazzi con quattro piani fuori terra ai lati delle strade: questo fatto produce l’effetto tunnel, in quanto nelle nostre vie strette, il ristagno dello smog è sovente molto persistente ». E conclude: «Studi scientifici hanno dimostrato che quella della Zizzola è una città in cui la media annuale del vento, nel centro urbano, è di 0,5 m/s, ovvero di quasi calma. Un fatto, questo, che pone tutta la zona centrale in una situazione assai critica per quanto riguarda la dispersione degli inquinanti. E non sappiamo come respirino i residenti di via Umberto, via San Rocco, via Trento e Trieste oppure nei pressi della stazione, perché zone non soggette a misurazioni».

Valter Manzone

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