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Giachino (Pdl): No Tav, bisogna isolare i violenti

Di seguito le considerazioni sulla Tav del responsabile infrastrutture Piemonte del Popolo della libertà Bartolomeo Giachino.

Dopo i precisi impegni del Governo, ribaditi a Torino dal Ministro Lupi a difesa dell’opera, del cantiere e di chi vi lavora ora occorre che tutto l’arco democratico scenda in campo a favore di un’opera che per tre volte il Parlamento ha definito strategica e di interesse nazionale e per isolare i violenti e chi in qualsiasi modo li protegge. La norma che abbiamo discusso con il coordinatore Enrico Costa e con il Senatore Malan che prevede il rimborso da parte dello Stato dei danni, salvo la rivalsa sui colpevoli, e la copertura assicurativa dei cantieri e di chi vi lavora è sempre più urgente.

L’attacco al cantiere di Salbeltrand, che ho visitato, ha superato ogni limite e purtroppo anche le odierne prese di posizioni degli intellettuali di sinistra o sono insufficienti o sono equivoche. Occorre che tutto il Piemonte democratico, compreso chi non è convinto dell’importanza dell’opera, isoli i cattivi maestri che come nel terrorismo cercano giustificazioni a atti antidemocratici e anti-Stato, a violenze contro cose e persone oppure si limitano a dire che sono “compagni che sbagliano”.

Nelle Alpi sono in costruzione altri tunnel ferroviari col parere positivo degli ambientalisti. Solo in Valle di Susa dove il progetto è stato radicalmente modificato sentendo proprio le osservazioni critiche degli amministratori locali continuano le proteste di una parte di violenti che non rappresentano l’anima pacifica e ospitale dei valsusini. I violenti vanno contro l’interesse nazionale rappresentato dal Parlamento, vanno contro gli interessi del turismo estivo e invernale di una delle più belle zone di montagna del nostro Paese.

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