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Quell’avviso sul sito del Consolato russo umilia il nostro Paese

Accedo al sito del Consolato russo in Italia e leggo un monito che campeggia: «In Italia rapinano, soprattutto i russi. Chi si reca in Italia è pregato di prestare massima attenzione». Tutta la grande pubblicità del Bel Paese si sgretola davanti a queste frasi lapidarie e una delle poche macchine economiche italiane che non hanno chiuso, pur soffrendo e agonizzando, riceve una bolla consolare, non consolatoria. Il Consolato russo avrà dei validi motivi per avvisare i suoi connazionali affinché siano vigili visitando il nostro Paese e francamente non mi meraviglio del suggerimento in sé: siamo tutti ben consapevoli della dilagante microcriminalità, della quale probabilmente siamo anche stati vittime. Mi raggela invece il fatto che sia ritenuta una piaga talmente grave da diventare avviso istituzionale, con tutte le conseguenze che reca. Mi sono sentita profondamente imbarazzata di essere italiana, di vivere in uno Stato che ho sempre ritenuto ospitale vista l’elevata percentuale di immigrati, oltre che di turisti. Uno Stato retrocesso alla condizione di luogo pericoloso, come molti Stati del Terzo mondo o come i quartieri malfamati di alcune grandi metropoli mondiali. Con una simile pubblicità, crollano il Colosseo, il Ponte di Rialto, la Torre di Pisa, il Duomo di Milano, la Mole antonelliana e crollano pure i faraglioni di Capri.

Lettera firmata

Ha proprio ragione. Una pubblicità negativa come questa può fare un bel po’ di danni al nostro Paese e al turismo, una delle nostre più importanti risorse. A volte ho l’impressione che le autorità degli Stati esteri siano quasi infastidite se un loro concittadino viaggia verso altri Paesi e cerchino di scoraggiarlo, ricorrendo ai soliti luoghi comuni. Purtroppo, talvolta, la nomea di truffatori ha un fondo di verità. Pensiamo ai costi gonfiati di certe consumazioni di cui hanno parlato le cronache quest’estate. Dobbiamo riflettere bene su come accogliamo i turisti stranieri, perché non bastano le bellezze naturali e artistiche, i prodotti enogastronomici: si devono offrire servizi all’altezza, presentati in modo adeguato. Nella nostra zona, in Langa e Roero, abbiamo fatto molti passi avanti in questa capacità di accoglienza, grazie anche all’attività dell’Ente turismo e dell’Associazione commercianti. Il sorriso, la gentilezza, l’onestà sono sempre ottimi biglietti da visita. Il nostro patrimonio d’arte e di cultura, il nostro paesaggio naturale e lavorato dall’uomo fanno il resto. Ricordo che diversi anni fa, durante un soggiorno in Irlanda, parlai con un’anziana signora, la quale mi raccontò di come, durante un viaggio in Italia, fosse stata rapinata sull’autobus. L’amico che mi accompagnava, sudamericano, in maniera impertinente chiese alla signora che cosa pensasse degli italiani. E lei, tranquilla, rispose: «They are very nice», sono molto simpatici. Cerchiamo di ridurre la criminalità, evitiamo ogni forma di disonestà, perché dalla Russia, dall’Irlanda o da qualsiasi altro Paese non si lascino scoraggiare da qualche improvvido avviso, ma continuino ad apprezzare la nostra terra e la simpatia dei suoi abitanti.

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