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Il “Cerea party” per accogliere gli studenti universitari fuori sede

Riceviamo e, con piacere, pubblichiamo.

Arrampicato sulle montagne di un paesino o disteso tra i campi di grano; di fronte a un mare mozzafiato o tra gli splendori barocchi di palazzi centenari del centro: da ottobre a Torino a studiare al Politecnico o all’Università. Lo immaginiamo così un giovane che sta per fare il grande salto della vita: lontano da casa, dal rintocco delle sue campane e dalle zie magari un po’ troppo avvolgenti, ma soprattutto dagli amici e magari dall’amore. Lo immaginiamo così: a sognare e smanettare sul web alla ricerca di notizie, immagini e video che diradino la leggendaria nebbia sotto la Mole prima di risalire la penisola.

Questi ragazze e ragazzi che sbarcheranno a Torino in questa fine estate li stiamo aspettando a braccia e cuore aperto. Per dimostrargli che qui c’è una Chiesa che li aspetta, un’Università che cerca di essere a misura d’uomo, delle istituzioni che tengono ai giovani stiamo organizzando percorsi e occasioni di incontro, a cominciare dal 16 ottobre quando accoglieremo le nuove matricole fuori sede, con il Vescovo Cesare, le autorità accademiche e cittadine e tutti coloro che si occupano di universitari a Torino. La chiameremo Cerea Party. “Cerea” è l’espressione con cui ci si saluta qui in Piemonte, lo stesso “cerea” usato da papa Francesco quando incontra i vescovi di questa terra.

Alle comunità cristiane e alle famiglie di questi giovani offriamo l’opportunità di tenersi in contatto su www.universitari.to.it, dove è possibile trovare tutte le informazioni dettagliate, anche per l’ospitalità concreta (collegi e residenze universitarie cattoliche) affinché una sola sia la Chiesa madre che li accompagna. Vi aspettiamo con amicizia e già preghiamo per voi e con voi.

don Luca Peyron
delegato del Vescovo di Torino per la pastorale degli universitari

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