Un tartufo per Justin Gatlin

Un tartufo per Justin Gatlin

Assecondando la vocazione sempre più internazionale della Fiera del tartufo, gli organizzatori della kermesse dedicata al Tuber magnatum pico hanno assegnato la prima “pepita bianca” della stagione all’atleta americano Justin Gatlin, che ha ricevuto il riconoscimento (accompagnato da una pizza “tartufata”) dalle mani dell’assessore regionale Alberto Cirio, del sindaco di Alba Maurizio Marello, dell’assessore comunale albese Olindo Cervella e del presidente dell’Ente fiera Antonio Degiacomi.

justin gatlin ad Alba 02

Con lui era stata annunciata la presenza dell’olimpionica di Londra 2012 Allyson Felix, ma in realtà Gatlin si è presentato con la velocista della Repubblica Dominicana Lavonne Idlette, prendendo alla sprovvista l’organizzazione stessa.

Vincitore della medaglia d’oro sui 100 metri alle Olimpiadi di Atene 2004, Gatlin deve soprattutto la sua fama alla vittoria conquistata lo scorso giugno al Golden Gala di Roma, battendo per un solo centesimo di secondo il primatista Usain Bolt. Nato a New York nel 1982, nel suo palmarès personale vanta anche due argenti olimpici nella 4×100 (2004 e 2012), due bronzi olimpici nei 100 metri (2012) e nei 200 (2004), due ori mondiali nei 100 e nei 200 metri (2005) e il primato mondiale dei 100 metri piani con 9”77 (a pari merito con Asafa Powell), poi cancellatogli per la positività al testosterone, che fa seguito a una precedente positività ad anfetamine e che gli è costata una squalifica di otto anni, ridotta successivamente a quattro.

Alla consegna del tartufo, applaudita dagli studenti del liceo sportivo sperimentale, era presente anche Gazzetta, che, con l’aiuto del traduttore Stefano Ricca, ha intervistato il velocista Usa.

 Gatlin, lei a Roma ha sconfitto quello che molti considerano l’uomo più veloce della storia. Pensa di poterlo battere una seconda volta?

«Credo di sì. Per farlo dovrò continuare ad affinare la mia tecnica e a mantenermi sui suoi livelli. Ce la metterò tutta per poter competere testa a testa con lui, che, obiettivamente, è uno dei migliori di sempre».

 Lei non è più giovanissimo. Dove può arrivare? Le Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 sono alla sua portata?

«Non nascondo che l’Olimpiade brasiliana rappresenti uno degli obiettivi, ma non l’unico. Penso ad esempio ai Campionati del mondo di Pechino 2015 e Londra 2017, ma anche ad altri traguardi a breve-medio termine ai quali mi sto preparando».

 Parliamo del premio albese che ha ricevuto. Conosceva i tartufi?

«È la prima volta che ho l’opportunità di assaggiare un vero tartufo. In America spesso si usa questo termine per descrivere dei pasticcini molto dolci».

justin gatlin ad Alba 01

 E di Alba aveva mai sentito parlare?

«Sì, ma non l’avevo mai visitata. Arrivando in città attraverso i vigneti, mi sono immediatamente reso conto di quanto sia bella questa zona, un angolo di Italia davvero gradevole e tranquillo».

 Come ha trascorso il suo soggiorno albese?

«All’insegna dell’enogastronomia ma anche, e non poteva essere altrimenti, dello sport. Mi sono informato sulla storia locale, sul mondo del tartufo e sugli aspetti più moderni di Alba, come le sue famose industrie, e ho seguito il Palio degli asini, che come qualsiasi tipo di corsa sportiva mi ha interessato molto».

 Enrico Fonte

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