Largo ai grandi anziani, gli over 85 aumentano

ALBA È stato pubblicato la scorsa settimana il quattordicesimo Bollettino epidemiologico dell’Asl Cn2, redatto dal Servizio di epidemiologia in collaborazione con numerosi altri servizi dell’Azienda. Il documento, stampato grazie alla Fondazione nuovo ospedale, che sarà inviato ai sindaci del territorio, ai medici ospedalieri e di famiglia, alle aziende locali e a biblioteche anche fuori dal territorio, traccia una fotografia della popolazione locale sotto numerosi punti di vista: demografia, mortalità, malattie infettive, continuità assistenziale, screening, oncologia, infortuni sul lavoro, sport, psicologia e altro ancora.

Con Laura Marinaro, responsabile del Servizio di epidemiologia, che fa capo al Dipartimento di prevenzione diretto da Attilio Clerico, abbiamo fatto il punto sulla situazione della popolazione.

Laura Marinaro
Laura Marinaro

Marinaro, quali sono i dati principali che emergono dal Bollettino a livello demografico?

«Numerosi sono gli aspetti trattati dal documento; volendo estrapolare qualche dato particolarmente significativo, notiamo un elevato numero di stranieri sul territorio aziendale: sono l’11,2% della popolazione. Gli stranieri sono un numero ancora più elevato nel distretto di Alba (11,4%) che in quello di Bra (10,8%); in provincia di Cuneo sono il 9,2% e a livello regionale l’8,8%. Gli stranieri sono aumentati del 57% (al 2012) rispetto al 2003. Le famiglie unipersonali sul territorio dell’Asl Cn2 sono il 27%: un dato inferiore rispetto alla media piemontese, che si attesta al 29%. I dati più interessanti probabilmente però riguardano gli anziani».

Qual è la situazione della popolazione anziana sul territorio?

«La popolazione fra i 65 e gli 84 anni è rimasta per lo più costante nel periodo esaminato, dal 2003 al 2012; in questi dieci anni è invece cresciuto di un punto percentuale il dato relativo agli ultra 85enni, i cosiddetti “grandi anziani”, passando dal 2,4 al 3,4%. Si tratta di un dato del quale il sistema sanitario deve tenere conto».

anziani

Un capitolo del Bollettino riguarda la mortalità nei distretti di Alba e Bra: di che cosa si muore su questo territorio?

«Innanzitutto possiamo dire che i risultati sulla mortalità, che riguardano il 2010 e provengono dalle schede Istat, sono piuttosto rassicuranti: come nel resto del Piemonte e della nazione, la mortalità ha un andamento costantemente calante, sia per i maschi che per le femmine. Per quanto riguarda gli uomini, la prima causa di morte sono i tumori maligni e la seconda le malattie dell’apparato circolatorio; l’esatto contrario per le donne. Per quanto concerne i tumori, per i maschi il più frequente è il tumore del polmone seguito da quello della prostata, aspetto evidentemente legato all’invecchiamento della popolazione. Per le femmine rimane al primo posto il tumore alla mammella, anche se va sottolineato che la mortalità si è ridotta notevolmente negli anni, soprattutto grazie alla diagnosi precoce; inoltre pur essendo il primo tumore in questa statistica sulla mortalità nel territorio, vorrei evidenziare che il dato è in difetto rispetto a quello del Piemonte. Più stupefacente il risultato del secondo tumore per mortalità nelle donne, quello al polmone: è probabilmente conseguenza del fatto che l’abitudine al fumo nelle donne sia venuta dopo rispetto agli uomini, e dispiegherà le sue conseguenze in anni successivi».

Il Bollettino epidemiologico 2012 completo è disponibile da scaricare dal sito Internet dell’Asl Cn2: www.aslcn2.it.

a.r.

Banner Gazzetta d'Alba