Tribunale di Alba: posticipata a giugno la chiusura definitiva

tribunaleALBA Il Tribunale di Alba ottiene qualche mese di vita in più. Venerdì mattina, infatti, il presidente del Tribunale di Asti ha posticipato la data in cui aveva previsto la chiusura definitiva del Palazzo di giustizia di piazza Medford, che dal 17 febbraio slitta ora al 16 giugno prossimo.

Un passo che il magistrato astigiano, pur facendo presente la “grave insufficienza di personale amministrativo che impedisce la piena operatività dell’ufficio”, ha motivato con la convinzione che un “differimento della chiusura del presidio albese consentirà di incrementare ulteriormente le definizioni delle cause ivi trattate e nello stesso tempo di risolvere tutte le problematiche per l’utenza evidenziate dal Sindaco di Alba”.

A qualcosa pare quindi essere servita l’ondata di proteste generata dal provvedimento con cui la settimana scorsa il Presidente del Tribunale astigiano aveva disposto la chiusura degli uffici giudiziari albesi in largo anticipo rispetto ai tempi concessi dal decreto emesso dal Ministro della giustizia. I primi a muoversi erano stati i sindaci del territorio, capeggiati dal primo cittadino albese Maurizio Marello, che mercoledì scorso si è incontrato con il dott. Francesco Donato chiedendogli a nome di una settantina di sindaci e della popolazione di ritornare sui suoi passi.

In contemporanea è arrivato anche il pressing dell’Ordine degli avvocati albesi, che al termine di un assemblea straordinaria ha approvato all’unanimità una analoga richiesta. In contemporanea, il Consiglio dell’Ordine aveva inviato al ministro Cancellieri e al presidente della Commissione ministeriale per il monitoraggio della riforma delle circoscrizioni giudiziarie la richiesta di intervenire con urgenza per fermare, o quanto meno sospendere, il provvedimento di chiusura.

Nel frattempo la partita si è giocata anche a Roma, dove giovedì è stata discussa l’interpellanza urgente presentata al ministro Cancellieri dal capogruppo di Scelta Civica alla Camera Andrea Romano e dai parlamentari albesi Giovanni Monchiero e Mariano Rabino, con la quale si puntava il dito contro l’irritualità del provvedimento emesso dal presidente Donato.

Alla notizia il sindaco Marello ha espresso una moderata soddisfazione. “La chiusura del Tribunale di Alba in febbraio era del tutto incomprensibile visto che le cause civili oggi pendenti sono ancora molte”.

Alba ottiene così qualche mese in più per cercare di ottenere che la Cancellieri ottemperi all’impegno che si è assunta in più occasioni di salvare, anche solo parzialmente, il Palazzo di giustizia di piazza Medford. Sempre che dalla prossima settimana sia sempre lei il Ministro della giustizia.

ro.bu.

Banner Gazzetta d'Alba