Alba, le difficoltà di Mondo e Miroglio nella riunione del “Tavolo del lavoro”

ALBA Nei giorni scorsi, in Municipio, ad Alba, si è riunito il “Tavolo del lavoro” istituito nel maggio 2013 con voto unanime del Consiglio comunale allo scopo di individuare strategie per sostenere lavoratori e aziende in un momento di grave crisi. Alla terza sessione, introdotta e coordinata dal sindaco Maurizio Marello, hanno partecipato la senatrice Patrizia Manassero, il deputato Giovanni Monchiero, gli assessori comunali Luigi Garassino e Giovanni Bosticco, altri rappresentanti del Consiglio comunale, esponenti di Confindustria Cuneo, Consorzio socio-assistenziale, Cgil, Cisl, Confederazione italiana agricoltori, Confartigianato, Cna, Confagricoltura e Associazione commercianti albesi.

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Si è parlato delle difficoltà che stanno incontrando due grandi aziende del territorio: il Gruppo Miroglio  e la Mondo. «Oltre alla crisi che si è abbattuta sulle nostre piccole imprese che purtroppo non fanno notizia», ha dichiarato il Sindaco, «la scure ha colpito anche due grandi industrie che danno lavoro a più di mille persone. Per la questione Mondo abbiamo incontrato l’amministratore delegato insieme ad altri sindaci. Speriamo arrivi il concordato ma sappiamo che già sono a casa circa 60 persone che avevano un contratto a tempo determinato a cui si vanno ad aggiungere altre circa 150 persone. Per quanto concerne il Gruppo Miroglio, invece, è stato definito un accordo sulla cassa integrazione per 160 impiegati in diversi reparti. C’è preoccupazione anche per Rotoalba dove si continua a lavorare ma con difficoltà. Sono situazioni difficili. Come Amministrazione comunale stiamo cercando di aiutare le famiglie, abbiamo attivato delle borse lavoro. Dal 15 febbraio è in vigore una parte del Piano regolatore che dovrebbe dare una mano all’edilizia. Per il resto ci stiamo attivando per non aumentare l’Imu su terreni, capannoni e tutto ciò che è produttivo. Ci aspettiamo dal Governo politiche che possano far riprendere il paese».

Le parole della senatrice Patrizia Manassero: «È una crisi molto pesante  per tutta Italia. C’è un livello di sofferenza altissimo per le persone, per gli artigiani, per le imprese. All’interno del Governo è molto forte la volontà di intervenire. Il taglio dell’Irpef sui lavoratori potrebbe essere un punto di partenza. Il taglio dell’Irap sulle imprese è un altro punto su cui ci si sta concentrando. Altra idea è il taglio degli stipendi ai super manager per destinare quelle risorse al lavoro. Si sta lavorando anche alla semplificazione normativa in materia fiscale».

Proprio le normative complicate sono un’altra delle cause di difficoltà per le imprese secondo il direttore di Confindustria Cuneo Luigi Asteggiano. Anche per Confagricoltura la burocrazia è il problema principale. Mentre Domenico Visca, presidente di Confartigianato, denuncia la contrazione dei contratti di apprendistato fondamentali nelle aziende artigiane, il segretario della Cgil di Cuneo Marco Ricciardi parla della chiusura di circa 3 mila aziende scomparse negli ultimi anni. «Non c’è più tempo», per Angelo Vero della Cisl di Cuneo, «bisogna trovare soluzioni a questa situazione drammatica».

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