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Negri Scaglione: «I giovani tornino a fare musica nei locali»

DOGLIANI Sono i talent show i colpevoli della morte della stelle radiofoniche? A rispondere ci hanno provato il giornalista de La Stampa originario di Alba Piero Negri Scaglione, il tastierista dei Subsonica Boosta, al secolo Davide Dileo, e lo speaker Luca Dondoni nell’incontro che si è svolto venerdì 2 maggio al Festival della tv e dei nuovi media di Dogliani. Era presente anche Gazzetta d’Alba, che a margine del dibattito ha colloquiato con Negri Scaglione.

Che cosa consiglia a un giovane intenzionato a comporre un disco?
«Qualche anno fa avrei saputo dare una risposta articolata perché esistevano dei percorsi da seguire, ma è oggi complicato. Non credo comunque che i talent show rappresentino l’unica possibilità: i giovani dovrebbero tornare a suonare e a parlare di musica nei locali».

Talent show e televisione influiscono negativamente sul mondo della musica?
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No, ma non sono lo specchio di ciò che la musica è veramente. Il talent show è uno strumento eccezionale per aumentare gli ascolti televisivi, ma funziona meno per la musica».

Lei ha voluto immortalare per sempre Beppe Fenoglio scrivendo il libro “Questioni private. Vita incompiuta di Beppe Fenoglio”. In generale, cosa serve per mantenere viva la memoria ?
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Ciò che merita di essere ricordato resterà fisso nella memoria delle persone a priori. Il libro su Beppe Fenoglio è il frutto di un mio interesse personale».

Manuela Anfosso

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