Langhe-Roero e Monferrato sono patrimonio dell’umanità Unesco

Rileggete il nostro racconto foto-testuale che ha scandito l’attesa per il verdetto, arrivato domenica 22 giugno. Gli aggiornamenti, partiti martedì 17 giugno, sono pubblicati in ordine decrescente, dal più recente al più “vecchio”. Ringraziamo tutte le persone che dal Qatar hanno contribuito alla realizzazione della cronaca inviando in tempo reale notizie e foto. Un grazie particolare va al direttore dell’associazione che ha curato la candidatura piemontese Roberto Cerrato e al sindaco di Alba Maurizio Marello, i quali hanno tenuto la nostra redazione costantemente aggiornata.

Gazzettadalba.it celebra l’evento con una ricca galleria fotografica realizzata da Severino Marcato. Potete inviare le vostre immagini cliccando QUI.
Uno speciale (con sorpresa) verrà pubblicato sul numero di Gazzetta d’Alba disponibile (in edicola e in formato digitale) a partire da martedì 24 giugno.


Il commento di Oreste Massimino, presidente di Confagricoltura Cuneo: «Vorrei sottolineare come si sia giunti a questo risultato eccezionale grazie soprattutto a chi vive in quei luoghi unici, alle persone che hanno saputo valorizzarli rendendoli famosi nel mondo. Se pensiamo che erano i territori della povertà, della ‘malora’, che prima della Seconda Guerra Mondiale non avevano alcun valore, ecco allora che questo traguardo lo si deve proprio a tutti quei viticoltori, tenaci e intelligenti, che hanno saputo valorizzare, affinare e rendere grandi i vini e i paesaggi delle nostre Langhe, facendo della qualità l’ingrediente base del loro successo».

Sul riconoscimento Unesco attribuito ai paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato è intervenuto anche il capogruppo consiliare di Forza Italia di Alba Carlo Bo. Ecco le sue parole: «Questa buona notizia, oltre a essere il coronamento positivo di un percorso iniziato più di dieci anni fa, dev’essere, per gli amministratori del territorio, fonte di responsabilità e motivazione a fare il possibile per tutelare la nostra terra sia sul piano naturalistico e paesaggistico sia su quello delle eccellenze locali. È la vittoria delle tante persone che, nel corso degli anni, hanno lavorato duramente per rendere il nostro territorio un’eccellenza internazionale. Intendo rivolgere un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno seguito il progetto in questi anni. Questa affermazione deve essere un punto di partenza per il futuro e non un semplice punto di arrivo».

Si moltiplicano i commenti al verdetto Unesco che ha riconosciuto i paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato patrimonio dell’umanità Unesco. Ecco le parole di Pietro Ratti, presidente del Consorzio di tutela Barolo e Barbaresco: «È il giusto riconoscimento ai vignaioli che hanno preservato le colline di Barolo e Barbaresco con i loro vigneti sapientemente coltivati nel rispetto delle tradizioni e del sapere contadino. Per noi l’Unesco è uno stimolo a continuare a fare bene con ancora maggiore responsabilità al fine di lasciare ai nostri figli questo meraviglioso territorio che ci hanno consegnato i nostri padri».

Il nuovo sito Unesco comprende, nella Docg Barolo, i comuni di Barolo, Castiglione Falletto, Grinzane Cavour, La Morra, Monforte d’Alba, Novello, Serralunga d’Alba; nella Docg Barbaresco, i comuni di Barbaresco e Neive. Una piccola area altamente vocata alla viticoltura, i cui vigneti sono stati per la prima volta in Italia anche riconosciuti con le Menzioni Geografiche Aggiuntive (cru).

Di seguito alcuni dati forniti dal Consorzio di tutela Barolo e Barbaresco.

LE LANGHE VITIVINICOLE

  •  2 mila aziende vitivinicole
  • 10 mila ettari di vigneti
  • principali vitigni autoctoni coltivati: Dolcetto, Barbera, Nebbiolo, Arneis
  • 66 milioni di bottiglie
  • 60% del vino prodotto nelle Langhe viene venduto all’estero

I NUMERI DEL BAROLO

  • 11 comuni dove si produce
  • 700 aziende vitivinicole
  • 2 mila ettari di vigneti
  • 13 milioni di bottiglie
  • 80% di Barolo venduto all’estero

I NUMERI DEL BARBARESCO

  • 4 comuni dove si produce
  • 350 aziende vitivinicole
  • 700 ettari di vigneti
  • 4 milioni e 300 mila bottiglie
  • 70% di Barbaresco venduto all’estero

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Nel pomeriggio di lunedì 23 giugno è rientrata ad Alba una parte della delegazione piemontese che si era recata in Qatar per il verdetto Unesco. Nella foto sotto il gruppo piemontese all’arrivo in piazza Duomo, ad Alba.

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La notizia dell’iscrizione dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato nella lista dei beni riconosciuti patrimonio dell’umanità Unesco è finita sulle prime pagine dei più importanti siti di informazione italiani.

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Ecco il tweet con cui l’Unesco ha annunciato l’iscrizione dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato (definiti Vineyard Landscape of Piedmont) nell’elenco dei beni riconosciuti patrimonio dell’umanità.

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Rossetto Giuseppe_qGazzettadalba.it ha raggiunto telefonicamente anche un altro degli amministratori albesi impegnato in prima persona nel sostegno alla candidatura delle colline vitivinicole di Langhe-Roero e Monferrato. Si tratta del vicepresidente della Provincia di Cuneo, membro dell’associazione dei paesaggi del vino sabaudi ed ex sindaco di Alba Giuseppe Rossetto, che ha dichiarato: «Nonostante in questo periodo di crisi il territorio abbia perso diversi servizi, si è riusciti a portare a termine quell’importante progetto strutturale partito dieci anni fa con la telefonata che mi fece l’allora presidente della Provincia di Cuneo Raffaele Costa, il quale ha sempre creduto molto nelle potenzialità delle nostre colline. Lo stesso hanno fatto i comuni interessati e le amministrazioni regionali che si sono succedute, le quali hanno alimentato l’iniziativa in maniera trasversale. Il riconoscimento Unesco è un risultato di rilevanza internazionale che porterà diversi benefici. Anzitutto, contribuirà ad aumentare nei cittadini la sensibilità verso il paesaggio che ci è stato tramandato dai nostri avi con caratteristiche uniche e che dovremo fare il possibile per mantenere intatto, anche perché il riconoscimento Unesco va confermato giorno dopo giorno. Le conseguenze positive riguarderanno anche il comparto economico: si prevede infatti che il riconoscimento Unesco possa far crescere il turismo di almeno il 30% nei primi cinque anni, con ricadute per la ristorazione, l’agroalimentare, il commercio, i servizi, l’edilizia, l’industria e le infrastrutture. Insomma, questo non è un traguardo ma un punto di partenza».

Dei paesaggi vitivinicoli piemontesi riconosciuti patrimonio dell’umanità Unesco ha parlato anche il ministro dei beni culturali e del turismo Dario Franceschini, che all’Ansa ha dichiarato: «Le colline di Langhe-Roero e Monferrato sono un esempio eccezionale di un paesaggio culturale inteso come prodotto della secolare interazione tra uomo e natura, plasmato dalla continuità di una tradizione antica di produzione vinicola di eccellenza mondiale. Un riconoscimento ancora più prezioso per l’Italia che conta adesso 50 siti patrimonio dell’umanità sul proprio territorio. Un tesoro su cui dobbiamo concentrare la nostra massima attenzione di governo».

Tantissimo l’entusiasmo dei cittadini di Langhe, Roero e Monferrato e della delegazione piemontese che si è recata in Qatar per il verdetto Unesco. Le parole del sindaco di Alba Maurizio Marello, giunto a Doha dalla Turchia, dove si era recato per assistere alle Olimpiadi delle città gemelle. «Straordinaria giornata», ha commentato Marello, «Le Langhe sono patrimonio unico ed eccezionale dell’umanità. Il nostro paesaggio vitivinicolo non ha eguali. Questo dice il verdetto. Di questo in cuor nostro e senza presunzione eravamo coscienti. Oggi è un nuovo inizio in cui siamo chiamati ancora di più alla responsabilità di custodire, migliorare e promuovere Alba, le Langhe, il Roero e il Monferrato».

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Anche il neo presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, ha voluto commentare lo straordinario risultato raggiunto dalle colline del vino. «Questo è un punto di partenza e non di arrivo. L’Unesco ha riconosciuto il valore storico, naturalistico e culturale di una terra che per le grandi qualità estetiche incarna l’archetipo di paesaggio vitivinicolo europeo», ha dichiarato Chiamparino all’Ansa.

Alle 15.20 di domenica 22 giugno il Comitato mondiale Unesco ha proclamato i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato patrimonio dell’umanità! Grande gioia e soddisfazione per tutti i piemontesi e per la delegazione presente a Doha, in Qatar, dove tutti i commissari si sono espressi a favore della candidatura sabauda. Un risultato atteso da oltre dieci anni, che era sembrato irraggiungibile dopo la parziale bocciatura della prima candidatura. Quello di Langhe-Roero e Monferrato è il cinquantesimo sito Unesco d’Italia. Nell’immagine sotto, tratta dalla diretta streaming della manifestazione, il momento in cui la candidatura di Langhe-Roero e Monferrato viene ufficialmente accettata dall’Unesco.

verdetto-unesco-giugno2014Gazzettadalba.it ha creato sulla propria pagina Facebook un album dedicato alle foto sui “paesaggi del vino” di Langhe-Roero e Monferrato scattate dai lettori. Per inviare le vostre immagini cliccate > QUI.

Proseguono, intanto, i lavori della 38.a sessione del Comitato Unesco che nel pomeriggio di oggi, domenica 22 giugno, si esprimerà anche sulla candidatura a patrimonio dell’umanità dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato.
Nella foto sotto, che ci è stata inviata direttamente dal Qatar, in primo piano, da destra, l’ambasciatore italiano in Qatar Guido De Sanctis, l’assessore regionale del Piemonte Antonella Parigi e il rappresentante del Ministero dei beni culturali Adele Cesi. Dietro, da destra, il direttore dell’Ente turismo albese Mauro Carbone, il sindaco di Alba Maurizio Marello, il direttore e la vicepresidente dell’associazione che ha curato la candidatura Roberto Cerrato e Annalisa Conti.

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Domenica 22 giugno Il grande giorno per Langhe-Roero e Monferrato sembra essere arrivato. A Doha, in Qatar, alle 8 (ore italiane) sono ripresi i lavori del Comitato Unesco che, salvo nuovi cambi di programma, durante la mattinata prenderà in esame la candidatura piemontese a patrimonio dell’umanità. Come anticipato nella mattinata di sabato 21 giugno il verdetto sulla candidatura dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato a patrimonio dell’umanità Unesco è stato rinviato alla mattinata di domenica 22 giugno. A riferirlo, direttamente da Doha, in Qatar, dove è in corso la riunione del Comitato Unesco, è il direttore dell’associazione che ha curato la candidatura Roberto Cerrato, il quale ha spiegato che il ritardo è dovuto al fatto che le discussioni sui siti esaminati in giornata si sono protratte più del previsto. Gli abitanti di Langhe, Roero e Monferrato dovranno dunque attendere ancora qualche ora prima di poter festeggiare.

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Sabato 21 giugno Potrebbe protrarsi oltre il previsto l’attesa per il verdetto sulla candidatura dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato a patrimonio dell’umanità Unesco. Il Comitato internazionale si sarebbe dovuto esprimere nel tardo pomeriggio di oggi, sabato 21 giugno, ma il responso potrebbe slittare, «perché», ha riferito il direttore dell’associazione che ha curato la candidatura sabauda, «diverse nazioni hanno chiesto agli organizzatori di anticipare a oggi l’esame delle proprie candidature». «Di pari passo con la tensione sale anche l’emozione», sottolineano Gian Franco Comaschi, Annalisa Conti e Roberto Cerrato, rispettivamente presidente, vicepresidente e direttore dell’associazione dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato. Cresce l’attesa per il verdetto di domani, sabato 21 giugno. A Doha, in Qatar, il Comitato mondiale Unesco si esprimerà sulla candidatura a patrimonio dell’umanità presentata dai paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato. Nella foto sotto, da sinistra, Gian Franco Comaschi, Annalisa Conti e Roberto Cerrato, rispettivamente presidente, vicepresidente e direttore dell’associazione che si è occupata della candidatura piemontese.

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Venerdì 20 giugno Nella tarda serata di giovedì 19 giugno è atterrata in Qatar la delegazione piemontese al completo, che assisterà alla sessione del Comitato Unesco che dovrebbe proclamare i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato patrimonio dell’umanità. Per l’associazione che ha curato la candidatura sono presenti, oltre al direttore Roberto Cerrato, il presidente Gian Franco Comaschi e la vice Annalisa Conti.

Sulla candidatura dei paesaggi vitivinicoli a patrimonio dell’umanità Unesco è intervenuto anche il deputato di Sinistra ecologia libertà Fabio Lavagno. Ecco le sue parole: «Il riconoscimento che quasi certamente verrà conferito ai territori di Monferrato, Langhe e Roero, come patrimonio mondiale dell’umanità da parte dell’Unesco, non può che essere accolto come un successo e un grande risultato per la valorizzazione paesaggistica e culturale di questi territori. Tutto ciò può e deve rappresentare una leva di sviluppo, ma impone a tutti, in primis agli amministratori locali, un salto di qualità nelle politiche territoriali. Non farlo rappresenterebbe un’occasione mancata. La sfida che sta dietro questo riconoscimento è alta e tutti quanti dovremo essere in grado di accettarla e interpretarla in un quadro strategico e possibilmente sinergico».

Giovedì 19 giugno In Qatar, dove sabato 21 i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato dovrebbero ottenere il riconoscimento di patrimonio dell’umanità, si continua a discutere sullo stato di conservazione dei siti Unesco. A riferirlo è il direttore dell’associazione che ha curato la candidatura piemontese, Roberto Cerrato, il quale ha reso noto che domani, venerdì 20 giugno, dopo un’escursione al sito Unesco del Qatar, verranno discusse le nuove proposte di iscrizione. «La prima, molto delicata», spiega Cerrato, «riguarderà la proposta urgente di iscrizione di un sito palestinese (foto sotto) che, dalle indiscrezioni, darà il “la” a un dibattito molto acceso».

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Giornata ricca di incontri per Roberto Cerrato, direttore dell’associazione che ha curato la candidatura a patrimonio dell’umanità Unesco dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, il quale ha partecipato ai dibattiti di approfondimento proposti nel Convention center di Doha. Di seguito alcuni scatti realizzati dal consigliere comunale albese.

Mercoledì 18 giugno Il direttore dell’associazione che ha curato la candidatura dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, Roberto Cerrato (foto sotto), si trova al Convention center di Doha, in Qatar, dove si stanno esaminando i casi dei siti Unesco “in pericolo”, tra cui quelli di America Latina e Caraibi.

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Martedì 17 giugno I rappresentanti dell’associazione che ha curato la candidatura hanno raggiunto il Paese medio-orientale per provvedere alle operazioni di accredito al Comitato mondiale Unesco. Temperatura di 33 gradi, riferisce il direttore Roberto Cerrato, che mercoledì 18 giugno sarà al Convention center di Doha per una giornata di approfondimento su tutela e salvaguardia dei siti Unesco.

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DOHA (Qatar) Si avvicina il giorno decisivo per i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, che sabato 21 giugno a Doha, in Qatar, potrebbero essere riconosciuti patrimonio dell’umanità Unesco. In caso di verdetto positivo, che appare certo, le colline sabaude diventerebbero il cinquantesimo sito Unesco d’Italia. Ad assistere alla cerimonia ci saranno diversi amministratori piemontesi (sono attesi il neo governatore Sergio Chiamparino ed esponenti della precedente Amministrazione guidata da Roberto Cota) e l’associazione che ha curato la candidatura, diretta dall’albese Roberto Cerrato. Gazzetta d’Alba scandirà l’attesa con aggiornamenti foto-testuali quotidiani sul sito Internet, sulla pagina Facebook e sul profilo Twitter.

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