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Alba, il grido del sindaco Marello: «Lo Stato ci ha abbandonati»

ALBA «Stiamo vivendo l’abbandono da parte dello Stato. L’Italia minore, la provincia che produce, che mantiene le metropoli, è oggetto di abbandono da parte dello Stato». Lo ha denunciato il sindaco di Alba Maurizio Marello la presentazione del Quaderno 22 della collana della fondazione Cassa di risparmio di Cuneo “Langhe e Roero, tradizione e innovazione” venerdì 11 luglio nel Municipio di Alba.

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«È un abbandono che viviamo ogni giorno», ha spiegato il Sindaco ai numerosi intervenuti all’incontro, «con i tagli nei trasferimenti e con la mancata certezza di riferimento nella pubblica amministrazione superiore. Stiamo assistendo a una smobilitazione. Ogni giorno combattiamo per garantire i servizi ai cittadini cercando di fare la nostra parte e buona parte della giornata la dedichiamo a porre rimedio ai servizi che lo Stato non eroga più, alle risorse e alle risposte che dallo Stato non arrivano più. Ringrazio la fondazione Crc per aver cambiato pelle con il suo presidente Ezio Falco dando supporto agli enti locali anche su questioni sociali».

Il primo cittadino albese, nel suo intervento, ha anche espresso soddisfazione per i risultati positivi riportati nella ricerca scientifica: la candidatura e il riconoscimento Unesco dei paesaggi vitivinicoli, l’impennata del comparto turistico, la grande industria Ferrero, la capacità di una certa industria meccanica di innovare e rinnovarsi nonostante le difficoltà. Tutte peculiarità descritte nell’analisi promossa dal centro studi della fondazione Crc con Elena Bottasso e Renato Lanzetti per il coordinamento scientifico e redazionale, in collaborazione con Network 4t think tank torino territori (Cristiana Cabodi, Silvia Crivello, Luca Davico – coordinatore -, Alberta de Luca, Annalisa Magone, Tatiana Mazali e Sara Mela.

La preziosa ricerca socio-economica parte dal concetto di sviluppo locale, dalla definizione dei confini di Langhe e Roero, il capitale ambientale, il capitale umano formato dalla popolazione con attenzione anche agli stranieri, il capitale economico e produttivo, il capitale sociale con il sistema formativo, la salute e i servizi socio-sanitari, la cultura. E poi, i progetti e le dinamiche innovative e i possibili scenari di sviluppo di un territorio in trasformazione. Il tutto accompagnato dalle immagini del territorio con un focus sul settimanale Gazzetta d’Alba, i suoi lettori e la comunità.

«Lo sviluppo di un territorio», ha commentato il presidente della fondazione Crc Ezio Falco, «dipende dall’ingegno e dalla capacità dei suoi dirigenti. Questo studio serve innanzitutto alla Fondazione per definire strategie e programmi ma vuole anche essere un’opportunità per la classe dirigente di Langhe e Roero».

Dopo la presentazione dello studio la tavola rotonda coordinata dal direttore di Gazzetta d’Alba, don Antonio Rizzolo, con Mauro Carbone, direttore dell’Ente turismo Alba Bra Langhe e Roero, Fabio Ghi, managing partner Bios Management e Matteo Domini, consigliere Domini Officine.

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