Gioco d’azzardo: un po’ di coerenza per passare dalle parole ai fatti

don rizzolo antonio_q

Chi sono i veri malati di ludopatia? Chi dimostra una irrefrenabile dipendenza nei confronti del gioco d’azzardo? Le persone che alimentano con i propri risparmi videolottery, slot-machine e poker on line? Oppure chi avendo a cuore solo il profitto non esita a lucrare sulle debolezze altrui e installa nei propri locali le malefiche macchinette? O ancora i politici di mezza tacca che tanto a livello locale quanto nazionale si manifestano paladini anti-slot per poi nel concreto fare esattamente il contrario? Anche in Piemonte i numeri del gioco d’azzardo mostrano una emergenza che non conosce crisi e che di crisi sembra invece nutrirsi. Ad Alba nella scorsa legislatura sono stati approvati due ordini del giorno, uno da parte della Giunta e un altro all’unanimità dal Consiglio comunale, in cui si chiedevano una campagna di sensibilizzazione in collaborazione con l’associazione commercianti e una restrizione del Regolamento di polizia urbana in merito all’apertura di nuovi locali. Tutte buone intenzioni che al momento non hanno trovato un’applicazione pratica. Eppure non parrebbe complicato, dare un segnale concreto impedendo ai gestori dei pubblici esercizi ubicati presso locali di proprietà comunale di installare slot-machine. Cosa che oggi purtroppo avviene.
Alessandro Prandi, Alba

I Comuni possono fare la loro parte per frenare il gioco d’azzardo. Anche se il tema è delicato, perché c’è un conflitto all’interno dello Stato stesso e dei suoi organismi: da una parte il contrasto all’azzardo che crea patologia, dall’altro l’utile che lo Stato stesso ne ricava (anche se non è quello che ci guadagna di più). Speriamo che vada in porto entro l’anno la legge anti-azzardo il cui primo firmatario è Giovanni Legnini, sottosegretario all’economia. Fin d’ora ci sono da affrontare i costi economici, e soprattutto sociali, dovuti alle ludopatie, cioè all’azzardo patologico. Alcune Asl hanno équipe che si occupano di persone vittime di questa dipendenza. Anche tutti noi possiamo fare qualcosa, soprattutto vincendo la mentalità del tutto e subito: mantenere una famiglia, creare una relazione stabile, mettere al mondo ed educare i figli richiede fatica, impegno, disponibilità, senso del dovere. Ma solo così si cresce come persone autentiche.

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