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Un libro racconta la storia del vino Valelapena

Conferenza stampa Valelapena

ALBA. È stato presentato sabato, alla casa di reclusione “Giuseppe Montalto” il libro Valelapena. Storie di riscatto dal carcere di Alba a cura del fotografo Armando Rotoletti e del giornalista Luigi Dell’Olio, dedicato all’attività di viticoltura avviata da anni nella struttura albese. Alla presentazione, organizzata da Syngenta, partner del progetto di viticoltura e agricoltura avviato nel carcere di località Topino, albese, è intervenuto il viceministro della Giustizia Enrico Costa, che ha commentato: “Il lavoro è il modo più dignitoso per dare un contenuto alla pena, ma molti istituti sono inadatti a ospitare laboratori. Le strutture vanno adeguate e va rivista la concezione della vita in carcere. Oggi il detenuto modello è quello che sta passivo e crea meno problemi, non quello che ha iniziative. Inoltre lo Stato deve riconoscere lavoro dei detenuti e mettere le aziende in condizione di avviare attività nelle carceri”.

ViceMinistro alla Giustizia Enrico Costa

Ester Ghiselli e Angela Magnino, del Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria, hanno ribadito l’importanza del lavoro in carcere per ridurre il tasso di recidiva tra gli ex detenuti e il responsabile degli educatori del carcere albese Sergio Pasquali ha sottolineato che alcuni detenuti che hanno frequentato i corsi di agricoltura tenuti in carcere da Giovanni Bertello oggi lavotano in aziende agricole della zona.

c.o.

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