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Crisi, Forza Italia vuole rilanciare la social card per le famiglie in difficoltà

TORINO Sala gremita al Sermig di Torino per il convegno dei Club Forza Silvio del Piemonte che hanno ricordato la caduta del muro di Berlino, sottolineando l’importanza di questo avvenimento per la libertà e per la democrazia dei popoli.

Il secondo tema dell’incontro è stato l’esame della Finanziaria proposta da Renzi, già modificata più volte ma soprattutto ritenuta dall’Istat non in grado di rilanciare l’economia e il lavoro a Torino e nel Paese. Intervenuto telefonicamente, il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, ha anticipato ai torinesi le proposte che il partito di centro-destra presenterà in settimana. Taglio di 20 miliardi delle tasse sulla casa utilizzando i tagli alla spesa pubblica e forte riduzione del debito pubblico con la vendita di parte del patrimonio pubblico non strategico.

Sono intervenuti anche Lucio Malan, Gilberto Pichetto e l’economista Mauro Zangola, che ha illustrato una tabella nella quale si quantifica il costo della crisi sui piemontesi. Meno 8.500 euro a testa. Forte aumento della disoccupazione, fabbriche perse definitivamente. Torino è la prima città del Nord per disoccupazione giovanile. I cittadini entrati nella fascia della povertà, ha affermato il coordinatore nazionale dei Club Forza Silvio Marcello Fiori, sono arrivati a 14 milioni.

Per questi motivi i Club Forza Silvio del Piemonte, coordinati dall’ex sottosegretario ai trasporti Mino Giachino, propongono di rifinanziare la social card istituita dal Governo Berlusconi e non rifinanziata da Monti. Una social card riservata esclusivamente a coloro che non ce la fanno ad arrivare a fine mese e che sono stati tagliati fuori dall’operazione degli 80 euro.

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