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Lavoro, risultati incoraggianti per il progetto regionale Garanzia Giovani

TORINO «Il programma Garanzia Giovani rappresenta il primo tentativo mai realizzato in Italia per attuare una politica attiva del lavoro per i giovani. Otto mesi sono pochi per assistere a una concreata ricaduta sul territorio ma i dati a nostra disposizione sono assolutamente incoraggianti e positivi». È quanto ha dichiarato in aula l’assessore regionale al lavoro, Gianna Pentenero, rispondendo a un’interrogazione sull’attuazione del piano e sulle ricadute occupazionali. «L’iniziativa, partita prima in Piemonte – ha spiegato Pentenero – ha ad oggi coinvolto oltre 24 mila giovani che si sono iscritti al portale regionale (anche tramite il sito nazionale di Garanzia Giovani, attivato da gennaio), raggiungendo così l’obiettivo di intercettare il flusso annuale (circa 16.500 giovani). Soprattutto, ha attratto anche molte ragazze e ragazzi in cerca di opportunità appartenenti ai Neet, i giovani tra i 15 e i 29 anni che non sono iscritti a scuola né all’università, che non lavorano e che nemmeno seguono corsi di formazione o aggiornamento professionale».

Secondo una recente indagine dell’Istituto Ires-Morosini Cgil, la stima dei Neet in Piemonte sarebbe di circa 138 mila giovani. Delle 24 mila adesioni al portale, 15.700 hanno completato i dati sufficienti alla effettiva partecipazione al programma. Oltre 7 mila giovani sono stati contattati per partecipare alle selezioni per assunzioni, tirocini, autoimpresa. Circa 3.861 sono invece le opportunità formative o di lavoro che il piano ha offerto ai giovani selezionati. Altri 3.191 giovani sono stati coinvolti in attività formative o preselezioni per colloqui di lavoro. Di questi, 1.886 ragazzi sono stati assunti, 132 hanno intrapreso un corso di formazione, 300 hanno iniziato un orientamento specializzato per l’autoimpresa. «Analizzando questi primi dati – ha concluso l’assessore – riteniamo che le risorse impiegate con il piano Garanzia Giovani Piemonte abbiano risposto adeguatamente alle attese. Ci aspettiamo, pertanto, che l’avvio del piano nazionale offra maggiori e concrete opportunità di occupazione per i giovani della Regione».

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