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Costa incontra i vertici regionali delle Poste

TORINO. Il viceministro della Giustizia Enrico Costa ha contattato il nuovo responsabile di Poste italiane per il Nord Ovest Francesco Bianchi per evidenziargli la necessità di rivedere i provvedimenti che determinerebbero, dal 13 aprile, la chiusura di 40 uffici postali e la revisione degli orari di apertura di 130 sportelli in Piemonte.

«Ho rappresentato a Bianchi – riferisce Costa – che la nostra è una Provincia dalla grande estensione territoriale, composta da tanti piccoli Comuni, e pertanto non è giustificata una valutazione limitata esclusivamente al giro d’affari, in ordine al mantenimento degli uffici postali. Si tratta di servizi insostituibili in aree periferiche. Se soppressi, rischiano di determinare un allontanamento anche delle attività imprenditoriali».

Nei prossimi giorni Costa e Bianchi si incontreranno per affrontare di nuovo la questione. «Ho avuto la percezione – afferma il Viceministro – che possano esserci ancora dei margini per intervenire. Sarà essenziale, a tal fine, un’interlocuzione tra Poste e i sindaci dei comuni interessati».

Un ordine del giorno in Consiglio regionale per difendere gli uffici è stato presentato anche dal capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Maurizio Marrone, il quale chiede al Presidente della Giunta di aprire un tavolo di concertazione con le amministrazioni locali al fine di scongiurare la possibile chiusura degli uffici postali nei Comuni più piccoli del territorio piemontese. “La Regione deve essere in prima fila nella difesa di quei servizi fondamentali per i piemontesi” ha concluso Marrone.

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