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Ferrovia Alba-Asti: i sindaci insistono per la riapertura

Al via i lavori per l’elettrificazione della linea Alba-Bra, cantieri operativi dall’11 aprile

ALBA Giovedì 5 marzo, nel municipio albese, i rappresentanti dei Comuni di Alba, Asti, Costigliole d’Asti, Neive, Isola d’Asti, Canelli, Castagnole delle Lanze, Castiglione Tinella, Nizza Monferrato, insieme agli esponenti della Provincia di Asti, del forum “Salviamo il paesaggio”,  dell’associazione “Ferrovie piemontesi”, hanno incontrato l’assessore regionale ai trasporti Francesco Balocco per le problematiche relative alle tratte ferroviarie Alessandria-Alba e Alba-Asti.

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L’assessore regionale Balocco a colloquio con i sindaci per definire il futuro della tratta ferroviaria Alba-Asti, interrotta da cinque anni a causa dell’inagibilità della galleria Ghersi.

Per quanto concerne la linea Alba-Asti, interrotta a causa dell’inagibilità della galleria Ghersi, i rappresentanti dei Comuni hanno chiesto la riapertura, rimarcandone l’utilità per studenti e pendolari ma anche per i turisti, sempre più numerosi in seguito al riconoscimento di patrimonio dell’umanità attribuito dall’Unesco alle colline del vino di Langhe-Roero e Monferrato. Coro unanime di no all’idea, circolata nelle scorse settimane, di sostituire la tratta inutilizzata con una pista ciclabile. Pista ciclabile che gli amministratori locali vorrebbero lungo il fiume Tanaro, sul tracciato già in parte esistente.

L’assessore Balocco ha riferito che è in corso una perizia per quantificare in maniera esatta il costo degli interventi di messa in sicurezza della galleria Ghersi, annunciando che l’ente presieduto da Sergio Chiamparino sta anche valutando la possibilità di attivare il treno turistico dell’Unesco, tre-quattro carrozze con spazio per bici e vagone ristorante che potrebbe transitare a Torino, Asti, Castagnole, Canelli e Nizza Monferrato.

La replica dell’europarlamentare Alberto Cirio, che nei giorni scorsi aveva proposto di sostituire la ferrovia con una pista ciclabile: «Prendo atto che il Sindaco di Alba comunica la contrarietà dei sindaci del territorio alla realizzazione di una pista ciclabile sull’ex tratto ferroviario Alba-Asti. Me ne rammarico, perché l’incontro con la Regione Piemonte non ha fornito certezza, né sui tempi di una eventuale riapertura, né sui costi. Questo significa che, di fronte alla promessa vana di riattivare qualcosa che non riaprirà mai, noi perderemo i fondi dell’Unione europea. Mi spiace, anche perché contestualmente il Lago Maggiore mi ha notificato un documento di intesa pubblico-privato siglato da tutto il territorio per presentare in Europa la candidatura della ciclo-pedonalizzazione del lago. Significa che le risorse europee andranno sui nostri laghi, ma non all’Unesco Land Bike, aspettando un treno che non c’è più. Questa è una gravissima responsabilità che il Sindaco di Alba si accolla e che il territorio pagherà. Io faccio il parlamentare europeo, il mio compito è quello di presentare le opportunità che l’Europa ci offre e non posso farci nulla se chi amministra la mia città dimostra di non capire di cosa vive il nostro territorio e che il suo futuro non passa solo dai treni, ma anche dal turismo ambientale».

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