Il ritrovato festival di Alba per film celebri rivisitati

primavera alba logoALBA L’Alba film festival l’avevamo dato per perduto qualche anno fa, rimasto un semplice logo dopo essere stato uno degli eventi cinematografici più belli del panorama italiano. È con piacere che registriamo il fatto che il festival tornerà finalmente a farsi vivo, venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 marzo con una serie di proiezioni, incontri e mostre allestiti nella rinnovata sala Beppe Fenoglio e nel cortile della Maddalena. È un piccolo ma importante segnale, con cui gli organizzatori intendono riprendere l’idea alla base del festival: portare il cinema al centro della politica culturale della città e instaurare di nuovo con il pubblico albese un dialogo interrotto.

Pier Mario Mignone è una figura storica del cinema ad Alba: «L’intenzione era quella di salvare il festival, di organizzare qualcosa di organico all’interno della primavera albese. Abbiamo allora deciso di ripartire dal passato, da un cinema rivisitato, così come abbiamo chiamato la rassegna, sulla base di speciali anniversari e celebrazioni». E i «pezzi forti» del programma saranno quattro grandi film della storia del cinema, in versioni restaurate – dal punto di vista tecnico e “filologico” – e ciascuno con la propria ricorrenza: Quarto potere, il capolavoro di Orson Welles, presentato in una nuova versione che aggiunge scene tagliate dall’edizione italiana, nell’anno del centenario della nascita e dei trent’anni dalla morte del regista americano; Le mani sulla città, a tre mesi dalla scomparsa di Francesco Rosi; e poi, dice ancora Mignone, «due film scelti perché amati da Gianfranco Alessandria, di cui quest’anno ricorrono i dieci anni dalla morte: La donna che visse due volte di Alfred Hitchcock e I quattrocento colpi di François Truffaut, il primo giudicato «film più bello di tutti i tempi» da una giuria internazionale di critici scelta da Sight and sound, il secondo ancora oggi un film di libertà visiva impareggiabile».

Il passato tornerà poi in altre forme e momenti del festival: in collaborazione con l’Alba music festival sarà presentato un altro capolavoro, Nosferatu il vampiro di Friedrich Wilhelm Murnau, accompagnato da un partitura musicale di Luigi Giachino eseguita dal vivo – vedi sotto – mentre proprio l’associazione Alec, dedicata ad Alessandra, allestirà nel coro della Maddalena una mostra di vinili di colonne sonore.

«Il cinema rivisitato», dice ancora Mignone, «considererà anche il recupero creativo di tradizioni, storie e location dell’albese, come le vicende dei càtari di Monforte, narrate da due autori locali, Sergio Buffa e MaurizioRosso, e al centro di un dibattito con il direttore della Piemonte film commission Davide Bracco. Rosso è l’autore del romanzo Il castello dei catari. Mons Fortis A.D. 1028: un mistero del Piemonte medievale; Buffa su quel tema ha scritto una sceneggiatura inedita, già pronta per essere girata». «Al tempo stesso il festival guarderà al presente e alle forme di racconto in digitale, libere e senza limiti espressivi, rappresentate da una selezione di cortometraggi provenienti da altri festival italiani e dal lavoro di una regista locale, Laura Bonfiglio, di cui sarà presentato il film Il tempo ritrovato». Un titolo, quest’ultimo, che sembra fatto apposta per l’occasione: speriamo che l’Alba film festival si sia finalmente ritrovato, e che stavolta non se ne vada più.

Roberto Manassero

Luigi Giachino e Giuseppe Nova per le musiche di Nosferatu

La proposta “congiunta”, nella nuova sala Beppe Fenoglio tra i due festival di Alba, il film e il music. Quest’ultimo parteciperà con un appuntamento dedicato di Bacco & Orfeo alla rassegna cinematografica. Domenica la sonorizzazione dal vivo del film muto Nosferatu il vampiro (Nosferatu, eine Symphonie des Grauens) di Murnau (1922) per il quale Luigi Giachino ha scritto una nuova partitura musicale, che eseguirà dal vivo al pianoforte, con la partecipazione di Giuseppe Nova al flauto. Giachino, musicista di grande livello, professore di composizione al Conservatorio di Genova. È autore tra l’altro di balletti, musiche di scena e schermiche per vari committenti fra i quali Raidue, Torino Spettacoli e altri enti pubblici e privati. Il concerto successivo, per la domenica di Pasqua, il 5 aprile alle 11 in San Giuseppe, sarà Mater Christis con il quintetto barocco dell’Accademia dei Solinghi e lo straordinario sopranista Angelo Manzotti.

IL PROGRAMMA

Venerdì 27 marzo, ore 17, coro della Maddalena in via Maestra: inaugurazione della mostra Cinema a 33 giri-Il film e le colonne sonore di Alec a cura dell’associazione Alec. Ore 18 sala Beppe Fenoglio: La storia rivisitabile. Un film per i càtari di Monforte. Ore 21, sala Beppe Fenoglio: serata di apertura con il cinema di Orson Welles, Quarto potere-Citizen Kane (1941).
Sabato 28 marzo, ore 17: Quando il cinema è Corto. Laura Bonfiglio presenta la sua opera prima, Il tempo ritrovato. Segue una selezione di corti dell’Unione italiana circoli del cinema, in collaborazione con Il Cineocchio. Partecipa Fredo Valla, regista e sceneggiatore. Ore 21: I film di Alec con I quattrocento colpi di François Truffaut (Les 400 coups (1959) e La donna che visse due volte di Alfred Hitchcock (1958). Introduce Elena Di Liddo, vicesindaco di Alba.
Domenica 29 marzo, ore 11: Nosferatu di Murnau. Ore 17: Omaggio a Francesco Rosi con Le mani sulla città (1963). Introduce Alberto Gatto, assessore ai lavori pubblici di Alba.

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