Ad Alba il console che salvò duemila ruandesi

pierantonio costaALBA. In poco meno di 100 giorni, 21 anni fa, circa un milione di persone sono morte, in Ruanda, passate a filo di machete. E circa duemila – tra cui 375 bambini dell’orfanatrofio della Croce rossa – si sono salvate grazie al coraggio e alla generosità del console italiano Pierantonio Costa.  Era il 1994, era l’epilogo di una serie di tensioni tra Hutu e Tutsi che affondavano le radici nelle imposizioni della dominazione coloniale tedesca e poi dell’amministrazione fiduciaria belga,  in quelle note razziali apparentemente innocue sulla carta d’identità, che hanno avvelenato pian piano ogni ambito della vita sociale del Paese.
In quei 100 giorni, aiutato dal figlio Olivier e da delegati della Croce Rossa e di svariate Ong, Costa distribuì centinaia di migliaia di euro del proprio patrimonio personale in mance ai posti di blocco. Vestito sempre allo stesso modo, le banconote dello stesso taglio sempre nelle stesse tasche, per essere pronto a prendere sempre la cifra giusta. Perché «se dai troppo ti ammazzano per derubarti, se dai troppo poco non passi».  Alla fine del genocidio, Costa aveva perso beni per circa tre milioni di dollari, ma duemila persone erano in salvo, oltre confine. Ogni anno, a inizio aprile, nell’anniversario del genocidio, col dolore del ricordo che cozza con le incongruenze di una ricostruzione sociale faticosa, Costa va via dal Ruanda. E quest’anno arriverà ad Alba.
Venerdì 10 aprile, invitato da Gazzetta d’Alba e dal centro culturale San Paolo  in previsione della Giornata delle comunicazioni sociali, il diplomatico veneto, insignito della medaglia d’oro al valor civile da Italia e Belgio e candidato al Nobel per la pace nel 2010,  incontrerà al mattino gli studenti e poi gli albesi, alle 18.30, in sala Fenoglio. Lo accompagneranno nell’incontro, moderato dal redattore di Gazzetta Paolo Rastelli, il giornalista Luciano Scalettari, la scrittrice Francesca Fabris e il regista Alessandro Rocca, autore del pluripremiato docufilm La lista del console, di cui verrà proiettato un estratto. L’ingresso sarà libero.
Valeria Pelle
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