Frana la sinistra Tanaro. Il Roero chiede lo stato di calamità

Dalla Fondazione Crt 650mila euro per interventi a tutela del suolo

Strada da Piedelmonte verso Guarene 2EMERGENZA STRADE. Guarene capoluogo rischia di rimanere isolato a causa delle frane. Critica e tutta in divenire la situazione delle frane nel territorio guarenese. Nello scorso numero di Gazzetta abbiamo parlato della chiusura del tratto iniziale di strada Piedelmonte, ordinato dalla Provincia, fino a strada Porini, a causa del cedimento della carreggiata. Una situazione peggiorata in seguito alle copiose precipitazioni dei giorni scorsi. «La condizione delle strade è drammatica e il paese rischia l’isolamento», spiega il sindaco Franco Artusio, «Oltre a strada Piedelmonte è crollata un’altra porzione di terreno sulla provinciale che collega il capoluogo a Castagnito, già a senso unico alternato e ora ridotta ulteriormente. Grave anche la situazione a Castelrotto e in regione Montebello, dove sono attive due frane che hanno imposto la chiusura di parte della carreggiata. Tutte le vie di accesso al capoluogo sono danneggiate o compromesse». Il Sindaco aggiunge: «Abbiamo informato la Provincia e ci siamo recati in Regione per illustrare all’assessore la drammaticità della situazione che Guarene sta vivendo. Con gli altri sindaci del territorio ci siamo attivati per chiedere lo stato di calamità naturale che ha investito buona parte di Roero e Langhe». Laconico il commento del consigliere provinciale Marco Perosino: «La Provincia ha le mani legate e “grazie” ai tagli dello Stato non riesce a eseguire le ordinarie manutenzioni, figuriamoci interventi come questi; ho invitato i sindaci ad andare a chiedere al ministro Elena Boschi, a Cuneo, venerdì 27 marzo, i soldi per intervenire perché il suo Governo ha reso la Provincia impotente di fronte a queste calamità. Ma il ministro ha rifiutato un contraddittorio».
Marcello Pasquero

Ferrovia chiusa per uno smottamento

Il conto economico dei danni si farà nei prossimi giorni, intanto nella sinistra Tanaro Protezione civile, cantonieri e volontari sono all’opera per transennare le zone franate e chiudere le strade pericolanti.Santa Vittoria
I primi, in ordine di tempo, a far le spese della situazione sono stati i pendolari della tratta ferroviaria Alba-Bra, costretti da mercoledì a prendere i bus sostitutivi, a causa di una frana, scesa a minacciare i binari nel territorio di Santa Vittoria.
Il maltempo degli ultimi giorni ha causato danni e disagi anche a Montà.
Le strade interessate da smottamenti e frane sono state la Redina, fuori dal centro abitato, il tratto di strada che collega le borgate Balla e Benna, strada Tomalini e strada Sciondotto. Il Comune ha messo in sicurezza i tratti interessati ed ha segnalato i danni alla Regione.
A Monticello si sono aperte diverse piccole frane; una più importante è stata segnalata in località Libignano. Il terreno ha invaso un sentiero a ridosso di una casa abitata in via Alba 18. «Non c’è pericolo imminente», assicurano dal Comune, aggiungendo che hanno inviato una segnalazione in Regione».
Il sindaco di Montaldo, Michela Coraglia, riassume la situazione, tanto grave da indurla a richiedere lo stato di calamità naturale: «Abbiamo avuto degli smottamenti e delle frane. Non ho chiuso stabilmente le strade interessate; due le ho fatte pulire con la ruspa; , una l’ho chiusa temporaneamente, con delle transenne, imponendo il divieto di accesso in caso di maltempo». Coraglia sottolinea: «Le piogge degli ultimi giorni hanno aggravato molto la situazione di altre strade che erano già state inserite in bandi per la messa in sicurezza».
Frana Pocapaglia 1A Pocapaglia sono state chiuse due strade comunali per le profonde spaccature apertesi nel terreno e sull’asfalto. Una frana minaccia anche il centro del paese. Il primo cittadino Giuseppe Dacomo ha chiesto l’intervento della Protezione civile.
A Sommariva del Bosco i danni più gravi si sono registrati nel centro del paese: il sagrato della chiesa parrocchiale ha ceduto e alcuni massi sono rotolati lungo la scarpata, vicino alle case. Non ci sono stati feriti e, assicurano dal Comune, «la viabilità della zona verrà ripristinata al più presto».

Si contano i danni

Le piogge hanno causato alcuni cedimenti nelle strade a Canale. Le zone interessate sono Val Faccenda, zona Gatti a Madonna dei Cavalli e la parte alta di Valle del Pozzo. I geologi del Comune e della Regione hanno effettuato sopralluoghi tempestivi. In Val Faccenda è stata chiusa la strada, già minacciata da una frana precedente, la cui messa in sicurezza, prevista nell’estate, era già stata finanziata dalla Regione. Nella zona alta di Valle del Pozzo, la strada è stata chiusa verso zona Pace mentre resta aperta al traffico dal lato di Valle del Pozzo.

Tre frane si sono aperte anche a Castellinaldo, su strade provinciali. Le zone interessate sono state via San Salvario, località Boarini e San Michele. «La nostra priorità è permettere la viabilità e la messa in sicurezza delle zone colpite. Abbiamo segnalato tutto in Regione e stiamo valutando cosa possiamo già fare da soli», ha affermato il primo cittadino Giovanni Molino.

Anche Vezza è in stato d’allarme a causa delle frane. La più ampia è avvenuta su strada Valrubiagno, nella zona che si immette in DSC_1490valle vecchia; una minore anche sulla strada comunale Montà di frazione Borbore. «La situazione più grave è sulla strada che porta alla villa. Abbiamo dovuto chiuderla. Stiamo cercando la soluzione» afferma il sindaco Carla Bonino.

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