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«L’Alta Langa non morirà se imprenditori e sindaci faranno fronte comune»

CORTEMILIA «Sono sicuro che l’economia dell’Alta Langa saprà reagire bene alla crisi perché ho incontrato degli imprenditori tenaci che nonostante le difficoltà di un territorio svantaggiato conoscono bene le proprie aziende e non hanno nessuna intenzione di rassegnarsi». Il presidente di Confindustria Cuneo, Franco Biraghi, ha concluso con queste parole l’incontro con le imprese associate svoltosi nei giorni scorsi a Cortemilia prima dell’inaugurazione del nuovo sportello multiservizi dell’Egea.

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Ospiti proprio della sede Egea di Cortemilia, gli imprenditori della zona hanno risposto numerosi all’invito del presidente, apprezzando il fatto che Confindustria Cuneo dedicasse attenzione alle difficoltà che vive un territorio situato ai confini della provincia Granda, sicuramente non favorito dalla geografia. Nel corso di un vivace incontro le imprese hanno portato le loro istanze al presidente Biraghi, una su tutte la forte carenza di collegamenti viari per raggiungere l’area che raggruppa i 38 Comuni dell’Alta Langa. Oltre alla distanza chilometrica sia da Alba che da Cuneo (oltre 100 chilometri), Cortemilia soffre di una rete stradale poco agevole e anche pericolosa a causa delle conformazione collinare del territorio, come testimoniano le frane verificatesi per via delle piogge delle ultime settimane. Problemi che influiscono negativamente sulla competitività delle aziende, costrette ad avere costi di trasporto più alti rispetto ai loro concorrenti e sconfortate per l’assenza di progetti che possano migliorare la situazione.

Tra gli altri problemi emersi nell’incontro uno dei più sentiti è stato il costo dell’energia, che aggiunto alla pressione fiscale, alla burocrazia e alla carenza infrastrutturale, rende particolarmente difficile condurre un’attività imprenditoriale in quest’area. Nello specifico, gli imprenditori intervenuti hanno lamentato come nella bolletta a pesare non siano i costi energetici, che sarebbero sostenibili, quanto i contributi per le energie rinnovabili e altre voci che nulla hanno a che fare con il servizio per cui paga l’azienda.

«C’è bisogno che gli imprenditori e gli amministratori locali si alleino per difendere gli interessi del territorio – ha detto Biraghi, rivolgendosi anche al presidente dell’Unione dei Comuni dell’Alta Langa, Roberto Bodrito, che ha preso parte all’incontro -. In particolare, i sindaci devono riappropriarsi dei loro Comuni, soprattutto ora che le Province hanno perso le loro funzioni e avere il coraggio di dire basta ai tagli imposti dallo Stato. Altrimenti il destino è segnato per entrambi».

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