Alba, se la sosta è un problema

parcheggio AlbaINCHIESTA. «Impossibile trovare un parcheggio, sia gratuito sia che necessiti del disco orario o a pagamento, se ci si deve recare all’ospedale». Parole di Fulvio Garello, uno dei tanti albesi, non l’unico, che su una nota pagina Facebook esprime il proprio malumore circa le difficoltà a trovare uno spazio libero per la propria automobile in prossimità del San Lazzaro di Alba.
«A questo problema si aggiunge quello del pagamento. Entrare in ospedale, spesso, significa non sapere quando si esce. Il rischio di incorrere in una multa è quindi molto alto. Gli accertatori della sosta in quest’area non mancano e, qualora venga pagata una somma più elevata del corrispettivo per il tempo effettivamente trascorso −martedì scorso, ad esempio, come altre volte, ho pagato 30 centesimi in più del previsto − non si ha diritto ad alcun rimborso. Meglio un parcheggio privato, purché si paghi per il tempo effettivo di sosta e non a scatti orari».
Polemiche queste, secondo l’assessore albese ai trasporti Rosanna Martini, non costruttive: «Ad Alba, ogni giorno restano liberi circa 700 parcheggi, di cui molti presso il multipiano della stazione: da qui, la distanza dall’ospedale è minima».
Neos park, un sistema basato su una macchinetta elettronica posta all’interno della vettura, una specie di disco orario digitale, che viene attivata a inizio sosta e spenta al termine, potrebbe essere introdotto anche sotto le torri.

Ma l’assessore Martini pensa anche ad altre soluzioni, come una nuovissima app per gli smartphone.

Sul numero di gazzetta in edicola tutti i dettagli sull’argomento e le proposte di pedonalizzazione del centro pensate dai ragazzi dell’Einaudi, con l’auito di un docente del Politecnico di Milano, che verranno presentate il 28 maggio in sala Fenoglio

Manuela Anfosso

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