“In un altro mondo”, il contest che porterà quattro giovani all'”università della solidarietà”

ROMA La Conferenza episcopale italiana, in collaborazione con la Caritas, ha avviato la seconda edizione del progetto “In un altro mondo”, un’occasione straordinaria per avvicinare i giovani al mondo del Vangelo vissuto attraverso l’aiuto al prossimo.

Il premio messo in palio è un mese di volontariato, equivalente a un corso “universitario” di solidarietà da dedicare agli ultimi, ai dimenticati, ai più fragili della terra residenti negli slum di paesi poveri e lontani. Anche in questi luoghi sono arrivati i fondi dell’8xmille a sostegno delle opere che ospiteranno i vincitori di questo “concorso” molto particolare dove si vince lavoro e sudore.

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Ma ci saranno anche delle ricompense immediate e molto gratificanti, che verranno distribuite direttamente nei luoghi di missione. Consistono in carezze, sorrisi, abbracci e lacrime di gioia. Lo assicurano i primi quattro volontari partiti lo scorso anno e che hanno dichiarato, al rientro in Italia, di avere arricchito il proprio “curriculum”.

«Dopo il successo dello scorso anno, siamo ancora più motivati a offrire esperienze controcorrente. Questo progetto di comunicazione mira a controbilanciare gli ‘effetti speciali’ di una cronaca superficiale che oggigiorno cattura le persone a una esteriorità dietro la quale non c’è nulla», ha dichiarato Matteo Calabresi, responsabile del Servizio promozione sostegno economico. «Quindi chiederemo ancora una volta ai quattro giovani che partiranno la prossima estate la capacità di scrutare gli avvenimenti oltre le apparenze, per coglierne l’essenziale e colmare il vuoto di valori e contenuti spesso presenti nel nostro vivere quotidiano».

La selezione dei quattro candidati avverrà sul web, attraverso il sito www.inunaltromondo.it. Essi pubblicheranno sul sito il materiale multimediale che avranno raccolto nella loro esperienza di vita “In un altro mondo”. Il contest è aperto fino al 17 maggio. La partenza è prevista tra fine luglio e i primi di settembre alla volta della Casa della Provvidenza che accoglie bambine di strada a Calcutta in India, del centro Kivuli per i bambini degli slum di Nairobi gestito dall’associazione Amani in Kenya, della casa per volontari del CVM (Comunità volontari per il mondo) che aiuta i bambini e donne in difficoltà nella diocesi di Bahir-dar in Etiopia, della Little Nazareth home per bambine a Manila nelle Filippine.

Per informazioni e richieste di materiali contattare Cecilia Brizzi scrivendo a c.brizzi@brizzicomunicazione.it

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