Bosio Vini acquista la Bel Colle di Verduno

VERDUNO La notizia era nell’aria, ma adesso è ufficiale: l’Azienda agricola Bel Colle di Verduno, fondata dai signori Priola e Pontiglione nel 1976, ha cambiato proprietario. L’intenzione delle due famiglie di cedere il loro brand di prestigio era nota da tempo, ma finora non era stato trovato il partner giusto.

Bel Colle Aerea 1

L’estate 2015 ha portato la soluzione e con essa l’accordo, a seguito anche di una trattativa che è stata anche molto veloce. Nel giro di un mese le parti hanno trovato una posizione comune.

Luca Bosio, titolare con il papà Valter della Bosio Vini di Valdivilla a Santo Stefano Belbo, è stato molto esauriente nel presentarci l’accordo: «Il merito sta tutto nella sinergia positiva che si è creata fin da subito tra noi e i titolari della Bel Colle. Siamo arrivati al momento opportuno e nel posto giusto: da un lato c’era la proprietà della Bel Colle che cercava da tempo un acquirente, possibilmente della zona, ma con precisi caratteri, ossia che rispettasse il lavoro fatto finora e garantisse la giusta continuità alla produzione di eccellenza fin qui ottenuta. Dall’altro c’eravamo noi della Bosio Vini che volevamo un’azienda che ci permettesse di ampliare la nostra gamma di prodotti e anche di fare un deciso balzo di livello di immagine, un’azienda “premium” per dirla in una parola, ma doveva essere tra Langa e Roero».

Luca Bosio con le bottiglie delle due aziende
Luca Bosio con le bottiglie delle due aziende

L’acquisto ha riguardato l’intera struttura dei fabbricati e delle attrezzature in località Castagni di Verduno, unitamente a circa tre ettari di vigneto, in prevalenza Nebbiolo da Barolo, e poi le scorte di cantina, ovvero svariate annate di Barolo e Barbaresco, oltre alle annate correnti degli altri vini.

La Bel Colle gode di grande stima qualitativa nel contesto del settore, grazie a una produzione che è cresciuta gradualmente fino a raggiungere le attuali 150-160 mila bottiglie annue. I vini prodotti coprono l’intera gamma della realtà albese con Barolo, Barbaresco, Barbera d’Alba, Dolcetto d’Alba, Verduno Pelaverga (produzione nella quale l’azienda è leader di produzione), Nebbiolo d’Alba, Langhe Nebbiolo, Roero Arneis, Langhe Favorita, Langhe Chardonnay, Moscato d’Asti e Barolo Chinato. La distribuzione dei vini è attualmente divisa a metà tra export e Italia, con il mercato estero diffuso soprattutto in Europa.

Cosa cambierà con la nuova gestione aziendale? Anche in questo caso Luca Bosio è stato molto esplicito: «Per il momento, nulla. Le due strutture si dovranno sincronizzare, ma per quanto concerne la Bel Colle e i suoi vini abbiamo intenzione di mantenere tutto ciò che finora è stato fatto, compresa la scelta dei fornitori. Eccellente è stata in proposito anche l’intesa con Mauro Priola, uno dei vecchi titolari, che dispone di parecchi ettari di Nebbiolo da Barolo e di Pelaverga da Verduno: le uve di sua produzione continueranno a essere vinificate in casa Bel Colle».

 

Giancarlo Montaldo

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