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Mutui casa: la domanda cresce del 58 per cento

Dalla Regione 90mila euro per aiutare chi è stato sfrattato

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ALBA Il mutuo è stata la risposta, arrivata nel momento giusto, per Giorgia e Paolo. La rata, per la giovane coppia albese, 25 anni lei e 36 lui, è infatti più bassa del canone dell’affitto.
Racconta Giorgia: «Vivevamo nel quartiere Piave di Alba, in un alloggio di circa 90 metri quadrati a un costo mensile di 450 euro. La svolta è giunta quando, dopo il matrimonio, provando a cercare una casa adatta alle nostre esigenze e chiedendo alla banca un preventivo per un mutuo, abbiamo scoperto che l’eventuale rata per un vincolo trentennale con un debito di centomila euro non avrebbe superato i 400 euro al mese. Complice la fortuna, abbiamo trovato una cascina in Langa, circa 150 metri quadrati, a pochi minuti dalla tangenziale di Alba e al prezzo di 114 mila euro, in cui viviamo da due mesi».
Giorgia e Paolo non sono gli unici ad aver approfittato dei tassi vantaggiosi offerti dalle banche in questo periodo che, come reso noto da mutuionline.it, il portale gratuito che compara i mutui offerti da oltre sessanta banche, si aggirano per i tassi variabili per l’acquisto della prima casa intorno al 2% e, per i fissi, intorno al 3%. Numeri da urlo se confrontati a quelli del 2008, quando i finanziamenti migliori quotavano al 5,75%.
Il Crif, società che si occupa di informazioni creditizie al fine di anticipare l’evoluzione dei mercati, di migliorare le performance e di business del credito immobiliare, ha infatti registrato, nei primi nove mesi dell’anno, una crescita nella domanda di mutui del 58,6% rispetto allo stesso periodo del 2014. Gli acquirenti sono, nel 60% dei casi, come ha reso noto Tecnocasa, persone di età compresa tra i 18 e i 44 anni e, in quasi otto casi su dieci, hanno acquistato la loro prima casa tramite un mutuo.
I tassi vantaggiosi, però, non compensano le variazioni che hanno subito i mutui nel corso degli anni. Secondo l’indagine effettuata da mutuionline.it, le banche privilegiano i mutui che erogano meno dell’80% del prezzo dell’immobile, mentre tendono a scomparire quelli dall’erogato oltre il 90% che avevano significativamente accompagnato i picchi della bolla immobiliare.
Manuela Anfosso

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