Diego Abatantuono: «Tutto inizia dal talento»

INTERVISTA L’attore ospite della fondazione E. di Mirafiore
Si è liberato da tempo del ruolo di immigrato pugliese a Milano, che interpretò in tredici film dal 1980 al 1983, rendendolo famoso. Ha ricoperto ruoli drammatici e poi di nuovo comici. Nella sua carriera conta più di cinquanta film; tra questi Mediterraneo di Salvatores, Oscar nel 1992. Da ottobre è nelle sale il suo ultimo film, Belli di papà. Diego Abatantuono venerdì scorso è stato ospite della fondazione E. di Mirafiore a Fontanafredda.

Abatantuono

Abatantuono, come è riuscito a stravolgere lo stereotipo di immigrato nel Nord Italia assegnatogli dopo i primi film comici interpretati? «Tutto inizia dal talento. Non ho mai studiato, ho fatto questo mestiere grazie alla fortuna e alle mie doti. Ho capito che cosa sapevo fare. Un grazie va anche a Pupi Avati che mi ha cambiato e mi ha proposto un ruolo diverso da quello che avevo interpretato fino ad allora».

Che ruolo possono svolgere Internet e i social network nella scoperta di talenti?
«Internet rappresenta il tempo e il luogo giusto in questo periodo storico per avvicinarsi al mondo del cinema. Il treno per approdare ai set cinematografici sta passando molto frequentemente su questa piattaforma così come sui social network. Va preso».
Nella sua carriera ha alternato al teatro il grande schermo passando per la televisione. Che cosa ha significato lavorare su set e palcoscenici così diversi?
«Si era soliti iniziare la carriera dal cabaret, poi il teatro e a far seguito la televisione. Il cinema rappresentava l’obiettivo a cui tendere. La mia carriera è stata anomala: sono partito dal primo per giungere al grande schermo senza le tappe intermedie. I miei compagni di viaggio, Troisi e Verdone, ad esempio, hanno attraversato la televisione. Per quanto mi riguarda, il cinema resta la forma più appassionante, prevede un inizio e una fine senza annoiarsi con la ripetizione».
Nel corso dell’incontro con Abatantuono, Oscar Farinetti ha presentato in anteprima il suo nuovo libro (uscito oggi nelle liberie) Migliorare si può (Mondadori), nel quale ha raccolto 300 frasi prese dagli ospiti dei laboratori della fondazione Mirafiore.

Manuela Anfosso

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