La Fiera di Vezza celebra l’anima roerina del tartufo bianco

Bocciato l'emendamento sul tartufo. Olivero: "Continuiamo a lavorare"

VEZZA  Una grande festa del gusto, della tipicità roerina, della gente della sinistra Tanaro. La 35esima edizione della Fiera regionale del tartufo bianco e dei vini del Roero ha annunciato fin dal primo appuntamento, sabato scorso, con il convegno promosso dai Cavalieri di San Michele, la sua anima profondamente roerina. Durante l’incontro è stata ribadita con fermezza la necessità di sostenere l’economia agricola della sinistra Tanaro, anche attraverso un’adeguata promozione delle sue eccellenze, partendo dal tartufo, naturalmente, per arrivare al miele, alla pera Madernassa alle nocciole. E proprio sulla possibilità che il mercato ortofrutticolo di Canale diventi sede permanente di una “borsa della nocciola” si sono soffermati i relatori, sottolineando i pregi di una sede roerina, a partire dagli spazi già disponibili e altamente qualificati.

Il programma della Fiera proseguirà nel Salone manifestazioni venerdì 27 novembre, alle 21, con una trascinante serata dedicata al ballo liscio e animata dall’orchestra Polidoro group. Durante la serata verrà distribuita la pizza trifolata. Sabato 28 novembre, alle 21, la compagnia del Gruppo teatro di Carmagnola presenterà una spassosa commedia dialettale dal titolo: L’obergi ‘d la lun-a per traverse ‘d monsù Beldeuit.

Fino a sabato saranno ancora visitabili le interessanti mostre di Cecilia Grasso nella biblioteca comunale, di Pierpaolo Viberti e Andrea Pisano in Municipio e dei pittori Dino Pasquero e Lionello Morone nel Salone manifestazioni.

Nella fotogallery realizzata da Severino Marcato si possono apprezzare diversi momenti dell’inaugurazione, dal taglio del nastro alla presentazione della Trifolera.

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