Ospedale: nel 2016 arriva la strada

VERDUNO Nonostante le nubi cupe sul palazzo della Regione, la sagoma dell’ospedale di Verduno appare più vicina. Sembrano infatti sul punto di sciogliersi due nodi per il completamento del nuovo nosocomio. Il primo riguarda la strada di accesso, per la cui costruzione è spuntato un cronoprogramma ufficioso. Definito nella riunione del Collegio di vigilanza di mercoledì scorso a Torino, ricalca le anticipazioni riportate sull’ultimo numero di Gazzetta.

OSPEDALE

Come ha riferito al nostro giornale il sindaco di Alba Maurizio Marello, «l’approvazione del progetto esecutivo da parte della Provincia di Cuneo, ente che ha in carico l’infrastruttura, è stata programmata per metà novembre, con l’obiettivo di indire la gara d’appalto tra dicembre e gennaio e assegnarla entro fine aprile, per poi far partire i lavori a maggio, con conclusione a novembre 2016».
Costo dell’opera 3,5 milioni di euro (coperti da un finanziamento regionale stanziato da tempo) che serviranno a trasformare in strada percorribile da auto e ambulanze (nonostante la pendenza stimata al 10 per cento) l’attuale tracciato usato dai veicoli del cantiere e costruire una rotatoria nel punto di innesto con la strada provinciale 7. Si lascia quindi da parte l’intervento legato all’autostrada Asti-Cuneo (sempre inchiodata al palo) e si dice addio al progetto da oltre 15 milioni di euro che prevedeva la partenza della bretella per l’ospedale nella frazione Toetto di Roddi. Un progetto per il quale, secondo Marello, «c’è il rammarico di aver perso, sotto l’Amministrazione guidata da Gianna Gancia, 3-4 anni, visto che alla fine si è tornati alla soluzione iniziale».
L’altra questione che creava apprensione era quella della rete fognaria. Mesi fa gli esponenti del Movimento 5 stelle avevano evidenziato come la rete di scarico non fosse adeguata e come non si fosse pensato a costruirne una nuova. A sbrogliare la matassa, ha assicurato Marello, sarà – con tempistiche simili a quelle per la strada di accesso – la società pubblica Sisi, la quale avrebbe già acquisito bonariamente i terreni da espropriare e reperito 600 mila euro, che verranno investiti nell’opera insieme a 1,2 milioni promessi dalla Regione, per un totale di 1,8 milioni.

Enrico Fonte

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