Dopo dieci anni torna lo Zolfanello d’oro

DOGLIANI Torna il premio “Zolfanello d’oro”. Il riconoscimento, che negli anni passati è stato assegnato a personaggi celebri italiani e stranieri, dopo una pausa decennale è stato ripreso per volere dell’Amministrazione.

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Pensato per ricordare il farmacista doglianese Domenico Ghigliano, inventore, nel 1832, del fiammifero a sfregamento, il premio venne istituito nel 1990, in occasione del bicentenario della sua nascita. Secondo lo statuto, deve essere assegnato annualmente a persona (o sodalizio) che si sia distinta per essersi “infiammata” per un’idea o una nobile causa. Il riconoscimento intende cioè premiare chi, in ambito nazionale o internazionale, abbia “incendiato” la vita pubblica con il proprio positivo operato.
Nelle passate edizioni la giuria ha premiato il critico d’arte Federico Zeri (1990), Indro Montanelli (1991), il presidente della Repubblica Francesco Cossiga (1992), Yasser Arafat e Ytzhak Rabin, rispettivamente leader dell’Olp e primo ministro d’Israele (1993), Enzo Biagi (1994), Greenpeace (1995), il governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio (1996), Giorgio Bocca (1998), Gino Strada, fondatore di Emergency (1999), Carla Del Ponte, procuratore generale del Tribunale internazionale dell’Aja (2000), il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi (2001), la colombiana Mayerly Sanchez, fondatrice del Children’s movement for peace (2004) e in quella che fu, finora, l’ultima edizione, nel 2005, la giornalista Milena Gabanelli.
Quest’anno il premio si arricchisce di una nuova sezione, dedicata a un giovane che abbia saputo mettere il proprio talento al servizio della collettività. I nomi dei premiati 2015 non sono ancora stati resi noti.

Elisa Pira

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