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Bra: già oltre 100 domande per avere il buono farmaceutico

Dal Comune di Bra contributi da 150 euro a chi non può comprare le medicine

BRA Sono stati illustrati in municipio i diversi interventi, coordinati tra enti del territorio, Comune e associazioni, messi in campo per far fronte all’emergenza povertà. È stato firmato un protocollo tra Comune e Associazione provinciale titolari di farmacie per un progetto di distribuzione farmaci gratuiti collegato all’attivazione di un bando che prevede il rilascio di voucher, permetterà a 46 nuclei familiari di disporre di un carnet dal valore di 150 euro.

farmaci

Al bando, aperto fino al 23 dicembre, si accede in base a requisiti specifici e, come ha sottolineato il funzionario Fabio Smareglia, sono già arrivate oltre 100 domande. «Le farmacie hanno sempre più un ruolo sociale», ha sottolineato il vicepresidente provinciale dell’associazione, Uccio Porro, che ha sottoscritto il documento d’intesa insieme al sindaco Bruna Sibille, «e sono tante le persone che per difficoltà economiche rinunciano a certe cure».
Oltre alle iniziative del banco farmaceutico, anche l’associazione NoixTe ha a disposizione di fondi per l’acquisto di medicinali, come ha ricordato la presidente, Carla Traverso. Sul fronte sanitario, importante anche l’iniziativa della Lilt, che ha sede in piazza Arpino 35 e propone trasporti (al solo costo di rimborso spese carburante) per visite e trattamenti oncologici fuori città. Essenziale, invece, per l’emergenza abitativa, l’impegno della fondazione Cassa di risparmio di Bra. Spiega la presidente, Donatella Vigna: «Il focus dei nostri interventi è indirizzato verso l’emergenza abitativa, senza però dimenticare il settore giovanile e quello del volontariato. Quest’anno in particolare ci siamo dedicati ai “morosi incolpevoli” e abbiamo evitato che 20 famiglie fossero colpite dallo sfratto».
Interventi preziosi, come ha sottolineato il vicesindaco Gianni Fogliato ricordando poi le esperienze della mensa sociale e del market solidale attivate presso la parrocchia di San Giovanni, grazie all’impegno della Caritas e della Soc Servizi sociali dell’Asl Cn2 per dare pasti, alimenti e beni di prima necessità a persone e famiglie meno abbienti.
Erica Asselle

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