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Elettrificazione della ferrovia. Dato il via ufficiale ai lavori

ALBA e BRA Binario 1, sul treno delle 15.32 di sabato 19 dicembre una studentessa con le stampelle fatica a salire. Una donna è appoggiata alla carrozza, almeno cinque fotografi la stanno immortalando. Lei chiede ai flash di interrompersi, fa salire la studentessa. Poi i flash riprendono, la donna entra in carrozza. È una metafora di ciò che sta avvenendo: le istituzioni soccorrono i cittadini in un momento di smarrimento.

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La donna dei flash entra nel treno, si siede su un sedile insieme al sindaco di Alba Maurizio Marello, il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, l’europarlamentare Alberto Cirio, l’assessore regionale ai trasporti Francesco Balocco. La donna è Bruna Sibille, sindaco di Bra. Poco prima nel Movicentro aveva dichiarato durante la conferenza stampa di avvio ufficiale dei lavori di elettrificazione della linea Alba-Bra (i lavori inizieranno a gennaio, ndr): «Ci sono momenti in cui è necessario dare battaglia per ottenere risultati. La stesura dei fili elettrici sui binari consentirà alle Langhe una connessione diretta con Torino. Supereremo lo storico isolamento che ci attanaglia da anni e guadagneremo in competitività e mobilità».
In un viaggio simbolico di “connessione” e “realizzazione di una possibilità”, tutte le maggiori autorità politiche locali sono così salite sul treno regionale diretti verso Alba, dove dopo pochi minuti avrebbero tagliato ufficialmente il nastro per avviare i lavori. Sul treno si parla di pipistrelli (la colonia che aveva ritardato l’avvio dei lavori di elettrificazione è oggetto di ironici riferimenti), di quotidianità lavorativa e di elementi del paesaggio circostante. Si ride, nessuna seriosità. L’immagine è antitetica al clima di pesantezza che negli ultimi anni ha connotato i raduni del “potere” locale. Sembra l’inaugurazione di un’epoca nuova, in cui realizzare infrastrutture e opere pubbliche non è soltanto mitologia.
Le parole del consigliere comunale di Bra delegato ai rapporti con le Ferrovie dello Stato, tra tutte, risuonano con preminenza: «D’ora in avanti sarà possibile raggiungere Torino Porta Susa da Alba direttamente e in poco più di un’ora. Pensiamo a tutti i lavoratori, gli studenti, i pendolari che ne beneficeranno. Per il 2018 sembra in programma un’ulteriore estensione della linea, che dopo Porta Susa prosegue verso Torino Dora, passa per il Juventus Stadium e giunge all’aeroporto di Caselle. In questo modo, chi da Alba vorrà prendere un aereo potrà farlo con estrema semplicità Ancora presto per i dettagli».
Ha aggiunto il sindaco di Alba Maurizio Marello: «La situazione della nostra città a livello ferroviario era “novecentesca”, l’elettrificazione della linea Alba-Bra ha pari importanza strategica all’inaugurazione di un tratto autostradale». E Alberto Cirio propone una revisione del vocabolario in chiave europea: «In Europa la parola lobby ha una connotazione positiva, identifica enti e istituzioni che collaborano in vista di un comune obiettivo. In questo caso Alba, Bra e tutti gli attori in gioco hanno formato una lobby vincente».
L’intervento avrà un costo complessivo di circa 13 milioni di euro. Per 17 chilometri di linea. Una cifra ingente, che è valsa proteste e perplessità da parte di alcuni, ma la cui effettiva realizzazione è ormai certezza.
Matteo Viberti

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