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Svolta nel delitto del procuratore Bruno Caccia, arrestato uno dei presunti killer

CERESOLE Uno dei presunti assassini di Bruno Caccia, il procuratore capo di Torino originario di Ceresole ucciso nel giugno 1983 mentre portava a spasso il cane sotto casa, è stato arrestato dalla polizia di Milano. Si tratta di Rocco Schirripa, un panettiere di 64 anni di origini calabresi. L’inchiesta è stata coordinata dalla procura del capoluogo lombardo, che lo ha incastrato grazie a una lettera anonima inviata a Domenico Belfiore, il mandante (arrestato nel 1993 e condannato all’ergastolo, ma oggi ai domiciliari per motivi di salute), e alle conseguenti reazioni causate dalla missiva che avevano spinto Schirripa a progettare la fuga. «Una scommessa investigativa» l’ha definita il procuratore di Milano facente funzione, Pietro Forno. La famiglia del magistrato Caccia, colloquiando con Gazzetta d’Alba, aveva evidenziato la necessità di riaprire le indagini. Per altre notizie sulla vicenda cliccare QUI.

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