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Alba, nell’ex tribunale un Museo del cioccolato: la proposta di Canova (Forza Italia)

ALBA In piazza Duomo si parla con una certa insistenza del riutilizzo dell’edificio che per molti anni ha ospitato il palazzo di giustizia. La consigliera di maggioranza Paola Farinetti (Con Marello per Alba attiva e solidale) ha suggerito di portare all’interno dell’ex tribunale il Museo del tartufo proposto da Emanuele Bolla (Fratelli d’Italia), mentre Mario Canova (Forza Italia) è tornato a proporre l’idea lanciata più di un anno fa che prevede il riutilizzo della struttura di piazza Medford come Museo del cioccolato, nella scia dell’esperienza della cittadina tedesca di Waldenbuch che ospita il Museo dell’azienda dolciaria Ritter. Di seguito pubblichiamo la lettera inviata dal consigliere azzurro.

La storia insegna che in momenti di crisi economica per cercare di dare uno slancio finanziario bisogna investire in infrastrutture e avere idee. È per questo motivo che mi permetto di lanciare un messaggio al mondo politico ed economico dell’albese: recuperare l’ex palazzo di giustizia al fine di poter collocare al suo interno un Museo del cioccolato.tribunale

Considerando che nella nostra città è presente una delle aziende dolciarie più importanti del mondo, se non la più importante, e ha una vocazione turistica sempre più accentuata, credo che una struttura del genere possa attirare tanti visitatori. Oltretutto le nostre colline, da sempre ricche di prodotti della terra, dal vino al tartufo, dalle nocciole alla frutta, ci danno la possibilità di abbinare il cioccolato a prodotti della natura, di coniugare un prodotto dell’industria con quelli dell’agricoltura, dando vita a molteplici e affascinanti combinazioni.

Infine l’aspetto economico: i fondi per la creazione del Museo potrebbero essere ottenuti da una joint venture, ovvero da un accordo tra più aziende/imprese locali mediante un project financing. In definitiva si riuscirebbe a riqualificare un edificio oggi quasi del tutto inutilizzato e a creare un simbolo di grande richiamo turistico con costi di ristrutturazione che verrebbero assorbiti da imprese locali le quali dall’investimento otterrebbero un grosso ritorno di immagine e di pubblicità. Cosa che potrebbe portare a un aumento dei posti di lavoro.

Mario Canova

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