Le pagelle dei politici: Rabino primo dei cuneesi

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ROMA Difficile talvolta percepire la qualità dell’operato di parlamentari e senatori, in un sistema in cui la politica è separata dal mondo “ordinario” da una spessa cortina di non-comunicazione, frammentarietà, distorsione mediatica. Perciò la società di statistica Openpolis ha pubblicato il dossier sull’“indice di produttività” dei parlamentari.

Il Parlamento
Nell’analisi vengono incrociati tre parametri differenti: l’iter (ovvero il grado in cui un atto proposto da un politico supera le fasi di approvazione), il consenso (valuta la quantità e la tipologia di gradimento che il presentatore di un atto riesce a ottenere presso i colleghi) e il livello di partecipazione ai lavori.

A seconda del livello raggiunto in queste tre situazioni, emerge come il parlamentare più produttivo sia Mariano Rabino di Scelta civica, che agguanta il 75esimo posto nella classifica generale (su un totale di 630 deputati). La graduatoria prosegue, per quanto riguarda la Camera, con Cesare Damiano del Partito democratico (94esimo), Fabiana Dadone del Movimento 5 Stelle (130esima), Enrico Costa di Area popolare Ndc-Udc (114esimo), Mino Taricco del Partito democratico (299esimo), Giovanni Monchiero di Scelta civica (378esimo) e infine Chiara Gribaudo del Partito democratico (389esima).
In merito, infine, alla classifica dei 315 senatori, il primo dei cuneesi risulta Andrea Olivero del gruppo Per le autonomie (99esimo in classifica generale), seguito da Patrizia Manassero del Partito democratico (255esima) e da Michelino Davico di Grandi autonomie e libertà (285esimo).
Gli esperti di Openpolis fanno notare come gli indici di produttività suggeriscano il sussistere di un’oligarchia parlamentare: dei quasi 1.000 fra deputati e senatori quelli che riescono veramente a influire sui processi parlamentari non arrivano a 100. In altre parole, l’impegno e la presenza costante non sono fattori cruciali: quello che davvero conta è presidiare ruoli politici – ad esempio capogruppo – o istituzionali – ad esempio presidenza di commissione – che regolano l’agenda dei lavori e definiscono le priorità.

Matteo Viberti

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