Aldo, una storia di successo iniziata nell’officina di don Gianolio

ALBA La visione del lavoro che nasce dalla propria esperienza. «Dal basso si deve partire», sostiene Aldo Gavuzzo, sessantanove anni solo all’anagrafe, ex allievo Inapli ed imprenditore in costante evoluzione. Sono gli anni Sessanta, siamo in un garage, non quello famoso degli Stati Uniti dove Steve Jobs inventò Apple ma in strada Rorine, all’ombra delle torri albesi dove tre uomini (uno di questi era don Gianolio) hanno gettato le fondamenta di quella che oggi è la San Cassiano Spa, azienda meccanica leader nel settore alimentare.

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Aldo Gavuzzo ha poco più di quindici anni e frequenta l’Inapli, settore meccanico. Viene chiamato per dare una mano in quell’officina di don Gianolio, Amabile Drocco e Giovanni Mandrino. «Studiavo e lavoravo contemporaneamente, lezioni sui banchi della scuola professionale e la pratica in quell’officina, all’epoca attiva già nel settore alimentare», racconta Gavuzzo. Quel garage intanto si trasformava, raggiungendo le dimensioni dell’attuale San Cassiano che conta 150 dipendenti e si dedica sempre di più al settore della panificazione industriale.

Da dipendente Gavuzzo diventa socio. Una storia di successo? Anche, ma soprattutto un esempio di umiltà e volontà, la carta vincente, come ribadisce Gavuzzo, nel mondo del lavoro. La stessa umiltà che ha dimostrato quando, dopo cinquant’anni alla guida, sempre in società, della San Cassino, ha tirato i remi in barca per lasciare lo spazio ai giovani.

Oggi Gavuzzo è tornato alla terra e coltiva nocciole. Il legame con Apro non si è però interrotto. «Quando questa scuola ha sofferto io ero al suo fianco. Ho vissuto nella porta accanto a don Gianolio e sono stato contagiato dal suo credere fortemente in Apro. I ragazzi che qui ottengono la qualifica hanno le carte in regole per iniziare», prosegue Gavuzzo. «Con la volontà il resto arriva».

Manuela Anfosso

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