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Alta Langa e Ferrero: legame indissolubile

LEQUIO BERRIA «È vero che oggi ci sarà anche la padrona?». Lo chiedeva (in dialetto) Giuseppe Busca, ex sindaco di Lequio Berria, sabato mattina prima della cerimonia con la quale l’alta Langa ha reso omaggio a Michele Ferrero. E in quel modo di definire la signora Maria Franca (intervenuta alla cerimonia con la nuora Paola e il nipotino Michele) c’è tutto il rapporto che lega la gente di Langa all’azienda albese. Un rapporto di fedeltà e dedizione per un’azienda che non ha mai perso di vista le sue radici. Busca è entrato alla Ferrero nel 1957, quando proprio da Lequio partiva uno dei primi pullman che portava al lavoro gli operai, tra cui molte ragazze ancora minorenni, Poi si è trasferito ad Alba, ma dopo pochi anni è tornato a vivere a Lequio. È stato grazie ai pullman della Ferrero che persone come lui sono rimaste in collina evitando che la zona si spopolasse ed è per questo che il territorio dell’Alta Langa ha deciso di ricordare Michele Ferrero intitolandogli spazi pubblici e luoghi di aggregazione. E la signora Maria Franca al termine della cerimonia ha parlato di «Momento emozionante e pieno di ricordi». definendo «Bellissima e toccante» la cerimonia.

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«I nostri Comuni sono sopravvissuti grazie al benessere che la Ferrero ha portato in alta Langa. Siamo tutti figli o nipoti di questa azienda», ha ricordato il sindaco di Lequio Berria Davide Adriano. Il presidente dell’Ente Fiera della nocciola Flavio Borgna, ideatore dell’iniziativa assieme all’Unione montana, ha aggiunto: «La presenza dei vertici aziendali e della famiglia ci fa capire che l’iniziativa è giusta. La Ferrero è la storia della nostra terra».

«Nell’attività di Michele Ferrero ci sono valori importanti, come la lungimiranza, l’attaccamento al territorio e l’attenzione al sociale, che devono essere al centro anche della nostra attività amministrativa», ha sottolineato il presidente dell’Unione montana Roberto Bodrito, mentre il ministro Enrico Costa ha aggiunto: «Tutta l’Italia deve una dedica a Michele Ferrero». L’europarlamentare Alberto Cirio, dopo aver ricordato che «La Ferrero andrebbe studiata perché è uno dei casi in cui l’industria può aiutare la realtà contadina», si è invece rivolto al piccolo Michele: «Queste intitolazioni sono la dimostrazione del fatto che questa sarà sempre casa tua».

A Lequio era presente anche l’ambasciatore Francesco Paolo Fulci, presidente di Ferrero Italia, che ha ricordato i voli in elicottero sulle Langhe con Michele Ferrero per arrivare ad Alba e ha affermato: «Esprimo la gratitudine e la commozione dei 35 mila dipendenti». Poi, la frase che tutti in fondo volevano sentire: «La presenza oggi del piccolo Michele Ferrero junior è la garanzia che la famiglia Ferrero e Langhe resteranno perennemente unite».

Domenica, nel Duomo di Alba, il grande imprenditore è stato ricordato con una Messa celebrata dal Vescovo emerito monsignor Giacomo Lanzetti e dall’amministratore apostolico Francesco Guido Ravinale. In chiesa, personalità istituzionali, molti sindaci, la famiglia Ferrero, gli anziani Ferrero e una folta rappresentanza dei lavoratori.

Corrado Olocco

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