Cheerleader: la squadra di Alba nata a ottobre va ai nazionali

Alba Cheer: gli atleti gareggeranno il prossimo 8 aprile ai "Frogs cheer cup" in Slovenia

ALBA Ottobre 2015: sei aspiranti cheerleader albesi si allenano per la prima volta nella palestra di via Fratelli Ambrogio. Cinque mesi dopo, il 27 e il 28 febbraio: 97 atleti (71 effettivi più 13 dal Team Cuneo e 13 ragazzi dal liceo Da Vinci) di Alba cheer parteciperanno ai campionati nazionali Ficec a Novara. Nessun’altra società italiana potrà contare su un numero maggiore di atleti.

Ha dello straordinario la crescita in pochi mesi di Alba cheer, fondata dai fratelli Simone e Andrea Villa e Paolo e Ilaria Cravanzola a fine 2015. «Da alcuni anni praticavamo questo sport, importato dagli Stati Uniti con un piccolo gruppo di ragazzi, a Govone», spiega Andrea Villa. «Con il crescere dell’interesse intorno a questo sport, abbiamo scoperto l’esistenza di una federazione nazionale che da tempo promuoveva valori che erano anche nostri. A ottobre è cominciata la collaborazione con il Team Cuneo e dall’unione delle forze è nato il Team Titans. Negli stessi giorni cominciava la promozione nelle scuole».

Alba cheer si presenta a tutti gli istituti albesi. Dalle primarie Umberto Sacco, Rodari e Montessori (720 alunni), alle medie Macrino e Pertini (460 alunni), fino ai licei classico, artistico, scientifico, al Da Vinci, all’Ipsct e alla scuola enologica (2.700 studenti). All’interno del Da Vinci nasce un vero e proprio gruppo sportivo, in seno ad Alba cheer, che con 13 atlete si esibirà ai nazionali di Novara.

Nelle scuole, ma anche al catechismo, in collaborazione con la parrocchia di San Cassiano e negli intervalli delle partite di B1 della Pallavolo Alba. Il cheerleading entra nelle case degli albesi e la palestra della scuola Coppino a ogni allenamento si popola di nuovi atleti, fino a sfiorare quota 100 iscritti, tra cui una decina di ragazzi che abbattuti i pregiudizi iniziali nella pratica di questo sport hanno trovato la loro dimensione.

«È la forza del cheerleading», osserva Andrea. «Qui ragazzi che avevano lasciato lo sport trovano fiducia e responsabilizzazione, in una squadra servono allo stesso modo ragazzi e ragazze, atleti più snelli e altri più robusti per i sollevamenti. Non esistono riserve, nel cheerleading ci sono solo titolari».

Ogni squadra può essere, infatti, formata da 25 elementi per ognuna delle sei categorie previste, in base all’età. Sarà questo l’obiettivo, archiviati i campionati nazionali, continuare a crescere per portare ogni squadra al numero massimo di elementi. Ci penseranno Andrea, Simone, Paolo e Ilaria, ma solo da lunedì.

Sabato 27 e domenica 28 occorrerà avere la mente sgombra per affrontare al massimo i campionati nazionali, dove gli atleti albesi indosseranno le nuove divise arrivate appositamente dagli Stati Uniti, e scrivere un’altra pagina entusiasmante di una società giovane, ma piena di voglia di stupire.

Marcello Pasquero

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