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Perché un trattamento così umiliante a François?

«A 48 anni sono troppo vecchio per trovare un lavoro?»

Egregio direttore, desidero sottoporle queste brevi riflessioni su un fatto successo a Cortemilia venerdì 15 gennaio. Nel pomeriggio tre miei amici: François, Elia e Giampaolo, mentre escono di casa per fare la spesa al supermercato, vengono fermati dai Carabinieri. François, alla guida della sua utilitaria, viene invitato a recarsi ad Alba per eseguire esami di sangue e urine. François accetta, non ha nulla da temere. Quindi, con la gazzella, viene portato al pronto soccorso di Alba e tenuto d’occhio: prelievo di sangue e “pipì” sotto stretta vigilanza. Dopo 2 ore circa viene riportato a casa. Martedì 19 è convocato in caserma per la restituzione della patente: gli esami sono tutti negativi. Perché è stato riservato un trattamento così umiliante a François? Forse perché, come recita il verbale, aveva gli occhi lucidi e arrossati ed era agitato? È vero, tutti noi avevamo gli occhi lucidi ed eravamo scossi, tornavamo dal funerale di Silvana, donna e madre esemplare che improvvisamente ha lasciato questo mondo, che qualche volta è dolce ma spesso è tristemente amaro.
Stefano Garelli, Cortemilia

 

don rizzolo antonio_qCosì com’è raccontata la vicenda è paradossale e i Carabinieri sembrano aver ecceduto nello zelo. Anzi, pare abbiano aggiunto amarezza a un momento di grande dolore, a causa della scomparsa di Silvana. Non penso, tuttavia, che ci siano stati secondi fini. In generale, il ruolo delle forze dell’ordine nella prevenzione di incidenti è di grande utilità. Troppo spesso, infatti, sono causati dall’assunzione di alcolici o stupefacenti. La Granda, come abbiamo scritto più volte su queste pagine, ha il triste primato del maggior numero di incidenti mortali in Piemonte. Nell’attività di prevenzione da parte di Carabinieri e Polizia talvolta ci può essere troppo rigore e potrebbero andarci di mezzo degli innocenti, come nel caso raccontato. L’importante, comunque, è che tutto sia stato chiarito.

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