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Allagata corso Einaudi a Cherasco. Autopompe al lavoro

CHERASCO  L’allerta meteo dell’ultimo fine settimana ha trasformato corso Einaudi in un fiume, il cortile del numero 21 in una piscina e la notte della famiglia Bergese Bartolino in un incubo.
«Non è la prima volta. Negli ultimi tre anni abbiamo avuto tre gravi allagamenti: a maggio 2013 e due a marzo 2015. E ora questo, il peggiore», lamenta Graziella Bartolino. La famiglia, che ha passato la notte tra domenica 28 e lunedì 29 febbraio a spalare acqua, abita in quella villetta da 18 anni, quando intorno c’erano ancora i campi di kiwi. «Abbiamo mai avuto problemi, fino a quando, a febbraio 2013, sono state rifatte le fognature e coperto il fosso irriguo che corre vicino a casa nostra. Da allora, a ogni pioggia copiosa abbiamo paura che si allaghi tutto. Questa volta l’acqua ha invaso il cortile, la cantina, il garage e il locale caldaia, creando danni non da poco».

Lunedì mattina sono intervenuti sul posto i tecnici di Tecnoedil, la Protezione civile e i vigili di Cherasco. Due camionate di sabbia sono state scaricate nel cortile dei Bergese per arginare il fango e un’autopompa è stata in funzione tutto il mattino per aspirare l’acqua dalla strada, tratto urbano della provinciale 661, che risultava allagata per un centinaio di metri.

Il sindaco di Cherasco, Claudio Bogetti, appare deciso ad affrontare il problema: «Mesi fa, in seguito a segnalazioni di allagamenti, i tecnici di Tecnoedil avevano già effettuato interventi, che speravamo fossero stati risolutivi. Temiamo che la causa dello straripamento sia una otturazione o un cedimento del fosso irriguo del consorzio Sarmass, che viene usato in questa zona come scolo delle acque bianche. Appena l’acqua defluirà i tecnici interverranno con una telecamera per scoprire l’origine del problema e, se ci sono stati danni, faremo intervenire le assicurazioni».

Ecco la fotogallery dell’emergenza e dei primi interventi messi in campo da Vigili, Tecnoedil e Protezione civile per risolverla.

v.p.

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