La paura dei ladri contribuisce davvero a renderci più solidali?

«A 48 anni sono troppo vecchio per trovare un lavoro?»

I ladri a La Morra stanno svolgendo una funzione sociale. Infatti i numerosi furti avvenuti nella borgata Berri e in altre borgate hanno innescato la riaggregazione sociale degli abitanti, spinti dall’interesse comune alla difesa dai ladri.
Ci si ritrova, si fanno passeggiate verso le abitazioni degli amici, transitando per boschi e sentieri, dove normalmente i Carabinieri non passano. Coloro che potranno portare, ove permesso, fucili caricati a salve e con scacciacani, al primo segnale di presenza dei ladri potranno segnalarlo immediatamente alle vicinanze e contemporaneamente informare i Carabinieri che potranno intervenire in modo mirato grazie alla collaborazione dei cittadini.
Si stanno organizzando passeggiate ecologiche diurne e notturne, anche alla caccia dei ladri, in collaborazione con le Forze dell’ordine e con la popolazione. È un modo civile di recuperare le tradizioni, rinsaldare i rapporti, come quando si batteva il grano, si vendemmiava, si spogliava la meliga o si vegliava nelle stalle.
Si partirà dalla borgata Berri, poiché è senza sbocchi e poche vie di fuga che potranno essere controllate e segnalate, mentre saranno ripristinati i “rian” per proteggere le strade dalle frane e rimuovere gli ingombri dei rami; tutti segnali di presenza e di cura dell’uomo, che una volta faceva ogni contadino mentre andava al lavoro. Non avremmo mai detto che iniziative così civili e positive potessero essere ispirate dai ladri. Ringraziamo i promotori: i ladri appunto.
Lettera firmata

don rizzolo antonio_qIl tono della lettera è sicuramente ironico. Non so se stia avvenendo quanto vi è descritto. Certo che quando si subisce un furto, non solo si viene privati di qualcosa, ma ci si sente anche violati nella propria intimità, rappresentata dalla casa. E può nascere un senso di solidarietà da parte dei vicini. Forse però alcune delle azioni segnalate andrebbero recuperate a prescindere dalla paura dei ladri. Se il motivo fosse solo quello, ben presto ci si stancherebbe e tutto tornerebbe come prima. Credo invece che rinsaldare i rapporti, recuperare certe tradizioni ed essere più attenti al territorio in cui viviamo sia una scelta che debba partire da motivazioni più solide. Ci sono già associazioni attente a queste cose, che aiutano a ritrovarsi in amicizia, a scambiarsi idee, a curare boschi e strade. L’invito è a partecipare, offrendo tempo e disponibilità.

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