Ultime notizie

Le 200 ore che cambiano la vita

Le 200 ore che cambiano la vita

ALBA «Non vi dirò il mio nome ma sappiate che ho 22 anni, abito ad Alba e sto svolgendo duecento ore di volontariato come pena alternativa al carcere per un reato. Quando mi hanno proposto l’associazione Sportabili non ho esitato: lo sport è la mia passione e poter scontare la condanna in un simile ambiente mi è sembrato l’ideale. Ho un lavoro, perciò mi dedico al volontariato il giovedì pomeriggio e nei week-end».

sportabili
Lo dice un giovane che sta scontando presso l’associazione di Roddi la sua condanna. Ecco la nostra intervista.
Che cosa fai a Sportabili?
«Accompagno gli atleti nelle gare e nelle attività. Ad esempio, ho passato una giornata di recente alla competizione regionale a Sommariva Perno. Assisto i ragazzi disabili, aiuto gli altri volontari e spesso allestisco i locali prima del loro arrivo».
Gli altri volontari conoscono la situazione? E i ragazzi? Come ti hanno accolto?
«Sì, sanno tutto, sia i volontari che i ragazzi. E mi hanno accolto fra loro, in famiglia. Nessuno ha creato problemi o mi ha fatto sentire a disagio, anzi! Il mondo della disabilità non lo conoscevo affatto e loro mi hanno aiutato a eliminare molte delle mie barriere mentali».
Meglio il carcere?
«No, nel modo più assoluto. Credo che a 22 anni avrei solo peggiorato me stesso. Invece, qui vedo persone che, nonostante le loro difficoltà, hanno una serenità non comune. Questo mi ha spinto a riflettere molto».
Cinzia Grande

Banner Gazzetta d'Alba