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Parte una ricerca sulla storia della Facis

SAN DAMIANO  Sono trascorsi pochi anni da quando, a San Damiano, la parola “Facis” significava non solo “Fabbrica abiti confezionati in serie” ma un vero e proprio mondo, fatto di lavoro, progresso, miglioramento sociale, amicizia e anche immigrazione. Oggi, purtroppo, guardando lo stato di abbandono in cui versano le due strutture, si viene colti da un senso di malinconia. Per questo, dopo l’incontro di novembre sulla figura di Olga Idrame, operaia, sindacalista e partigiana sandamianese, il Polo cittattiva, l’Istituto comprensivo di San Damiano, l’Israt, l’Archivio delle donne in Piemonte, il Museo e il Comune di Cisterna, la fondazione Cr Asti, l’Aimc di Asti e il Comune di San Damiano hanno organizzato una serata dedicata alle donne che, con il loro lavoro, hanno contribuito a rendere grande la fabbrica. Negli ultimi due anni, l’Archivio delle donne in Piemonte ha promosso la raccolta di interviste a ex lavoratrici della Facis. Laura Scagliotti, ex impiegata e rappresentante sindacale, ha raccontato la sua esperienza in azienda. Bella anche la testimonianza di un’operaia sandamianese che ha raccontato il primo giorno di lavoro alla Facis. Pezzi di vita che persone come Liliana Ellena, Jolanda Bonino e Laura Scagliotti stanno raccogliendo con passione.

Facis

Gli organizzatori della serata hanno lanciato un appello all’Amministrazione comunale e ai presenti affinché questo pezzo di storia non vada perduto. Chi possedesse informazioni, testimonianze o materiale sulla Facis può contattare Giovanna Cravanzola (0141-97.94.76).

Elena Chiavero

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