Alba, Mononoke incontra il sindaco Marello: il sottopasso verrà riaperto

ALBA Infine Mononoke trasgredisce l’ordinarietà, reinventa la politica locale e il suo modo di dialogare con la cittadinanza, stabilisce una nuova metodologia di realizzare progetti sociali. La procedura adottata ha del nuovo: un’azione dimostrativa realizzata a fine marzo nel sottopasso che collega corso Piave e corso Europa a piazza Ferrero. Un luogo chiuso da tempi immemori (circa vent’anni) e simbolo di dimenticanza, incuria, erosione. C’erano foglie, scarabocchi, polvere. I ragazzi del Collettivo Mononoke si erano armati di candeggina, scopa e vernice. Senza consultare autorità né istituzioni avevano scavalcato un piccolo muretto e ripulito ogni angolo. Quattro giorni di lavoro. Ecologia e azione attiva della cittadinanza erano le parole d’ordine, ma sempre in una cornice di rispetto e gentilezza, una silenziosa dignità che non esitava in forme spicce di protesta. Come se le redini del cavallo delle decisioni, la vera briglia, le avessero loro. Erano stati appesi striscioni per ribadire il concetto: “Le vostre parole, i nostri fatti”. Riferito alla dirigenza politica che nell’ultimo ventennio aveva proposto e promesso riaperture e riabilitazioni del luogo, mai concretizzando.

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Dopo l’azione di ripulitura, a inizio aprile Mononoke aveva incontrato il sindaco. Il primo cittadino, Maurizio Marello, aveva promesso tempistiche brevi e decisioni congiunte per la riapertura del sottopasso, dichiarandosi «non concorde con la modalità adottata, che non aveva previsto una consultazione preventiva con le istituzioni – ma apprezzando assolutamente il gesto in sé». L’ultimo capitolo si è giocato l’8 aprile, quando il collettivo – con altre realtà cittadine, come il liceo artistico di Alba rappresentato da una delle sue professoresse – ha incontrato nuovamente Marello per “definire le linee operative”.

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Nessuno si aspettava davvero il mantenimento delle promesse, o perlomeno non nell’immediatezza. Invece si è stabilita una data. Un simbolico compleanno di rinascita. Mercoledì 27 aprile – con tempi e modalità ancora da definire – verrà realizzato un evento che significherà l’inaugurazione del sottopasso, la prima riapertura alla cittadinanza: un contest di graffiti che vedrà protagonisti giovani artisti locali. Per ora la viabilità non verrà ripristinata, il “corridoio” sotterraneo non sarà ancora aperto al transito dei pedoni. Ma tutto converge verso quella direzione. E’ come un autunno dei vecchi silenzi, la fine della mansueta compiacenza, l’instaurarsi di un inedito confronto tra chi decide e chi invece esprime i propri bisogni.

Matteo Viberti

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