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Domenica, appuntamento con la festa dei micun

Tradizione e novità nel giorno dei micun e del premio Scaviss

BELVEDERE LANGHE Un vecchio libro spolverato e riaperto, che anno dopo anno si rivela ancora colmo di emozioni. È la festa dei micun di Belvedere Langhe, che nell’era di Internet riporta per un giorno l’attenzione verso la sostanza e il significato simbolico del pane. Celebrata ogni anno la seconda domenica dopo Pasqua, la cerimonia sarà il 10 aprile nella cappella dei Santi Fabiano e Sebastiano, preceduta da una fase preparatoria dei pani, con inizio venerdì 8. La festa è gestita da tempo immemore dalla Confraternita dei Battuti bianchi di San Sebastiano; i documenti dell’archivio parrocchiale la fanno risalire al 1612.

MICUN BELVEDERE

I micun vengono confezionati da alcuni membri anziani della Confraternita e da un gruppo di giovani subentrati negli ultimi anni, seguendo una ricetta segreta custodita dal decano della Confraternita. I priori (coloro i quali si occupano direttamente della manifestazione per l’anno in corso) sono Luciano Revelli (uscente) e Valter Schellino (entrante). Il compito di aggiungere l’ingrediente non rivelato per conferire ai pani la peculiare fragranza e consentirne la conservazione spetta oggi a Luigi Barroero, noto cantastorie del piccolo paese dell’alta Langa e membro anziano della Confraternita, che spiega: «Della ricetta entrano a far parte sia l’uva, sia le viscere del maiale, due prodotti fondamentali nel mondo contadino. Dalle viscere si estrae una sostanza che viene mescolata al mosto e all’uva ricavando un liquido poi aggiunto alla pasta del pane utilizzando un dosatore tramandato da generazioni. Anche il sale va inserito diversamente rispetto agli altri pani, visto che tale sostanza conferisce da sola sapidità e aromi».

L’ingrediente segreto è responsabile della nota e misteriosa conservazione dei micun: la famiglia Voarino di Murazzano ne custodisce ancora alcuni frammenti risalenti al 1915, quando i figli in partenza per la prima guerra mondiale li ricevettero dai genitori in segno di protezione dalle avversità del conflitto. «Una ventina di anni fa», ricorda Barroero, «con l’allora parroco don Giovanni Campogrande, andammo a verificare la presenza di questi pani e ne rompemmo un pezzo per assaggiarlo: la pagnotta aveva il medesimo sapore di quando è appena fatta».

Nel primo pomeriggio di domenica 10, dopo la Messa celebrata alle 9.30 da don Giuliano Censi, i pani saranno portati nella Confraternita, dove verranno disposti intorno all’altare e ai piedi della statua di San Sebastiano. Alle 16.30 ci sarà la processione nella parte alta del paese con la partecipazione di diverse Confraternite. Al termine, saranno benedetti e distribuiti i pani e un confratello leggerà ad alta voce il registro degli iscritti chiamando i membri che, a uno a uno, ritireranno il pane benedetto. Solitamente è il maschio più anziano della famiglia a ricevere i micun, poi distribuiti anche ai forestieri.

La giornata proseguirà alle 18 con l’assegnazione del premio Scaviss a Oscar Farinetti. La cerimonia si terrà alle 18, nell’oratorio di San Sebastiano. Il premio, nato da un’idea del Comune di Belvedere in collaborazione con l’associazione culturale Il cerchio magico e il gruppo corale Le raviole al vin, è un riconoscimento assegnato a personaggi che abbiano contribuito alla crescita culturale delle Langhe e del Roero, conservando l’entusiasmo per la loro terra.

Debora Schellino

 

 

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