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La seconda vita del vecchio scuolabus

CANELLI È stato riverniciato e tirato a lucido il furgone bianco e azzurro con la scritta Educational, pronto a sfrecciare per le strade che uniscono Lagos, ex capitale della Nigeria, ai villaggi vicini. Era lo scuolabus di Prasco: un pulmino giallo da 25 posti, vecchio di 15 anni, che il Comune acquese aveva messo in garage perché non più a norma. A dargli una seconda possibilità è Pier Luigi Bertola, cardiologo di Canelli e fondatore dell’associazione Cis (Cooperazione italiana solidarietà) che, insieme ad altri volontari, porta aiuti in Africa con regolarità.

scuolabus in africa
Alcuni volontari del Cis con lo scuolabus inviato in Nigeria.

Per portare a termine la missione, Bertola ha dovuto sudare sette camicie e cambiare meta. «Lo scuolabus era destinato a Saint Louis, in una zona malarica del Senegal; doveva servire per portare a scuola i bimbi dei villaggi e aiutare nel trasporto dei malati verso gli ospedali, ma, all’ultimo, ci hanno informati che lo Stato africano impedisce l’ingresso di automezzi più vecchi di otto anni», racconta Bertola. E così il pulmino è stato dirottato, carico di scarpe e altri oggetti, nella città più popolosa della Nigeria con i suoi sedici milioni di abitanti. Il mezzo è arrivato a Lagos la settimana scorsa e ha già cominciato a trasportare i bimbi a scuola.

Ma non è l’unico mezzo che arriverà in Africa grazie a Cis. Pochi giorni fa, Bertola ha imbarcato da Genova per la Tanzania una vecchia ambulanza della Croce verde di Casale, con un ecografo e materiale sanitario. Il mezzo sarà guidato da Bertola da Dar Es Salaam fino all’ospedale di Mangochi, in Malawi, proseguendo poi per il nosocomio di Kirundo in Zambia. «Dopo più di 3.500 chilometri», conclude Bertola, «consegneremo l’ecocardiografo e, soprattutto, insegneremo come usarlo».

Fabio Gallina

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