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La storia di Lucia, che è tornata a vivere

LA TESTIMONIANZA  «Maggio 2010: avevo 25 anni ed un’ influenza che non passava più. Continuavo ad avere febbre, tosse…dopo un mese trascorso così chiesi al mio fidanzato di portarmi in ospedale. Avevo capito che c’era qualcosa di anormale nel mio star così male». Lei è Lucia, parla al passato perché tutto ciò è successo cinque anni fa. La Leucemia linfoblastica acuta si è presentata così, in modo subdolo e improvviso.

ADMO Lucia

«La diagnosi è arrivata subito, all’ospedale delle Molinette di Torino, ed ho iniziato le cure. In previsione del trapianto è stata davvero dura, oltre a sei cicli di chemioterapia ho dovuto sottopormi alla radioterapia e dal punto di vista psicologico sono rimasta in piedi solo grazie a chi mi è stato vicino, donandomi forza, e grazie alla fede, un altro aiuto fondamentale».

«La ricerca per il midollo è partita un mese dopo la scoperta della malattia», continua Lucia, «e a novembre, mentre ero in day hospital, la dottoressa che mi aveva in cura mi ha detto che avevano trovato il donatore compatibile. Ora son passati 5 anni e 4 mesi ed è rimasto indelebile il ricordo di una lotta che è stata vinta. Mi sono sposata, non prendo farmaci e mi controllo ogni sei mesi. Il desiderio di oggi è quello di diventare mamma…chissà!».

La testimonianza di Lucia è forte, decisa, diretta: «Senza l’Admo, ora non sarei qui. Sono diventata volontaria nel 2011  ed ora lotto per Andrea e per molti altri che sono in questa condizione. A loro dico: bisogna avere tanta fede e cercare di essere ottimisti e forti, perché questo aiuta affinché vada tutto per il meglio. Ai donatori invece dico che “grazie” non è abbastanza…donate vita, ricordatelo sempre e siate orgogliosi di ciò che state facendo per Andrea. Più siete a tipizzarvi e maggiori saranno le possibilità di trovare il suo ‘salvatore’ così come è accaduto a me».

Cinzia Grande

 

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