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Non c’è pace per il servizio riscossione tributi

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ALBA Nei giorni in cui il Comune si appresta a lanciare le linee guida del nuovo bando che unificherà i servizi di riscossione coattiva delle sanzioni amministrative e delle imposte derivanti da occupazione del suolo pubblico, pubblicità e affissioni, la Procura di Milano sequestra la Mazal global solution. La società milanese gestisce, in proroga fino al 30 giugno 2016, la riscossione coattiva delle sanzioni amministrative e fino al 31 dicembre 2016 la riscossione delle imposte derivanti da occupazione del suolo pubblico, pubblicità e affissioni, per un totale di entrate di circa 1,8 milioni di euro.

soldi

Si arricchiscono così di un nuovo, poco edificante, capitolo le vicissitudini delle società chiamate negli ultimi due anni alla gestione delle esazioni comunali. Prima era toccato alla Gec, entrata in liquidazione nel luglio 2015 (con il conseguente avvio di un piano per il licenziamento dei 90 dipendenti) dopo le vicende giudiziarie legate alla riscossione del bollo auto. La stima delle procedure di riscossione interrotte con la liquidazione della società cuneese valgono circa 5 milioni di euro di minori entrate che fortunatamente non hanno avuto impatto sulla stabilità del bilancio comunale trattandosi di soldi accantonati e di azioni di rivalsa o procedure non completate piuttosto datate.

Alla Gec è subentrata, nel giugno 2014, Aipa, società finita in concordato preventivo con un buco da 125 milioni di euro, da cui il Comune vantava un credito di 38mila euro, compensato dal valore della fideiussione presentata in sede di aggiudicazione dell’appalto. A gennaio 2015 l’Aipa cede il ramo d’azienda a Kgs che non ottiene l’abilitazione dal Ministero delle finanze. Dal primo luglio 2015 è così Mazal global solutions a occuparsi del servizio, in proroga. Il 21 marzo l’ennesima tegola con il sequestro della Procura di Milano della società per aver presentato 10 milioni di euro in titoli bancari rivelatisi non validi.

La proposta di indire un bando per la gestione associata servizi di riscossione, alla luce del sequestro di Mazal global solutions potrebbe subire una brusca accelerata. Le linee guida del bando prevedono entrate di circa 1,8 milioni di euro e un costo totale per il Comune, comprensivo di un aggio al 18,7% per la società concessionaria, di 347.000 euro. «Unificando i servizi abbiamo pensato che il bando fosse più appetibile per le società interessate», spiega l’assessore al bilancio Luigi Garassino che entra nel merito della questione Mazal: «Il sequestro è un provvedimento cautelare che non dovrebbe fermare i servizi. Memori dei fatti del passato avevamo inserito nel capitolato una clausola che prevedeva che gli incassi non transitassero sui conti di Mazal, bensì che venissero introitati direttamente nelle casse comunali. Seguiremo gli sviluppi».

Marcello Pasquero

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